La nostra curiosità oggi ci ha spinto in Emilia Romagna, a DOZZA, “Uno dei Borghi più belli d’Italia” e “Città d’Arte”.
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Febbraio 2008

Da Calenzano (FI) abbiamo preso l’autostrada A1 fino a Bologna e da qui l’A14 direzione Ancona con uscita a Castel S. Pietro Terme e poi la SS 9 Via Emilia direzione Imola fino al bivio per Dozza.
                                              
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Veduta di Dozza da Montecatone   

Il borgo si allunga, a forma di fuso, su un crinale a 190 metri s.l.m. e domina vaste vallate e le cui pendici sono coltivate a vigneto. In questa zona è prodotto il famoso vino Albana di Romagna, il primo vino bianco ad aver ricevuto la denominazione D.O.C.G. Entriamo nel borgo da un’antica porta ad arco del 1600 e giungiamo a Piazza Zotti, dove lasciamo l’auto. Per gli amici camperisti segnaliamo l’ampio parcheggio in Piazza Fontana vicino al centro storico.

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Loggiato
 
C’è un bel sole, ma tira un vento gelido che non ci impedisce in ogni caso di guardarci intorno, rapiti dalla bellezza del luogo. Sui muri delle case, delle strade e delle piazze ci sono dipinti grandi murales, realizzati da pittori provenienti da varie parti d’Italia e del mondo. Nel mese di settembre degli anni dispari, in questo borgo si svolge la Biennale d’Arte “Muro Dipinto” e noi siamo estasiati di trovarci qui, in questo splendido museo a cielo aperto. Per informazioni http://www.comune.dozza.bo.it/
 
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Rocca sforzesca

Camminando con gli occhi rivolti ai dipinti raggiungiamo l’imponente e massiccia Rocca Sforzesca, circondata da un ampio fossato e munita di bastioni, mura merlate e due poderose torri cilindriche. Attraverso il ponte levatoio entriamo nella Rocca e ben presto ci informano che il complesso non è accessibile alle persone in carrozzina. Visitiamo a turno la Rocca, girando in varie sale, arredate con mobili, lampadari e dipinti del 1700. Molto interessanti sono anche: la sala delle armi, le prigioni, la lavanderia e la cucina. Non è stato possibile visitare le due torri poiché chiuse per restauro.

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Enoteca regionale
 
Scendiamo poi negli affascinanti sotterranei della Rocca dove c’è l’Enoteca Regionale. In questa mostra permanente ci sono oltre 800 etichette di vini, esposte secondo il criterio dell’abbinamento con i cibi. Consigliamo la visita anche agli astemi perché è veramente spettacolare. C’è anche una bella saletta Wine Bar per le degustazioni. Naturalmente abbiamo acquistato alcune bottiglie di Albana.
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Portici di Via XX Settembre
 
Tornati in Piazza della Rocca imbocchiamo Via XX Settembre (una delle due strade, acciottolate, parallele che percorrono in senso longitudinale l’interno borgo) fiancheggiata da bellissimi portici e la percorriamo tutta, con il naso all’insù, guardando i coloratissimi murales fino a Piazza Carducci.
 
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Murales
 
Ritorniamo poi verso la Rocca dalla Via De Amicis ed anche questa strada è mirabilmente affrescata. Siamo affascinati da questo borgo, veramente unico, ma anche affamati ed in un ristorante della piazza gustiamo degli ottimi “Garganelli alla boscaiola”.
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Murales
 
Dopo una visita alla Parrocchiale dell’Assunta, del’XI Secolo, prendiamo l’auto e ripercorriamo le due strade del borgo per dare ancora un’occhiata agli splendidi murales.
 
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L’equipaggio al completo
 
Usciti da Dozza, prendiamo una strada secondaria per raggiungere la Pieve di Sant’Andrea, un piccolo borgo medievale a 370 metri s.l.m.. Il paesaggio che si apre dinanzi a noi è veramente stupendo: ampie vallate coltivate, vigneti e frutteti si alternano a colline e calanchi.
 
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Pieve di Sant’Andrea
 
Il paesino, molto grazioso, è raccolto intorno ad una chiesetta bizantino-romanica, cinto in buona parte dalle antiche mura. E’ completamente immerso in un silenzio antico e in una natura pura e incontaminata.
Anche questa giornata è volata via, siamo felici di aver visitato Dozza, sicuramente unica nel suo genere, e di aver passato un po’ di tempo in un paesaggio incantevole.

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