Durante il nostro viaggio in Danimarca (su questo sito sono consultabili i relativi diari), abbiamo visitato LEGOLAND che, secondo noi, merita un resoconto a parte. 
 
L'equipaggio è quello di sempre, ma per chi non ci conosce può cliccare qui.
 

In questa occasione, desideriamo salutare affettuosamente il nostro amico Jacopo, del “Caffè La Rotonda”, in Via Traversa Pistoiese a Prato, il quale ha una passione particolare per i mattoncini “Lego” e che ci ha sempre detto di voler andare a Legoland, ma per un motivo o per l’altro, non ha ancora potuto realizzare questo suo “sogno”.  

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13 agosto 2009
 
Arriviamo nella cittadina di Billund verso le 10:30 e da subito ci rendiamo conto che Legoland sarà affollatissima, poiché nella zona sono dislocati tanti grandi parcheggi numerati. Troviamo un posto riservato proprio di fronte all’entrata. Non appena scesi dal camper un violento acquazzone e raffiche di vento si abbattono su di noi, bagnandoci abbondantemente, nonostante la corsa per ripararci con impermeabili ed ombrelli. Il tutto dura solo qualche minuto, e quando ci avviamo, notiamo che le tante biglietterie (naturalmente fatte con i mattoncini “Lego”) hanno tutte delle code lunghissime di gente in attesa di fare i biglietti. Pensando che probabilmente ci vorrà qualche ora prima di poter entrare ci mettiamo in fila ma, con nostra sorpresa, in circa mezz’ora facciamo l’ingresso nel grande Parco Legoland.

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Inaugurato il 7 giugno 1968 è oggi un luogo di divertimenti di fama mondiale per grandi e piccini. Il famoso mattoncino a pressione fu inventato da un falegname: Ole Kirk Christiansen, che fabbricava giocattoli in legno. Il figlio dello stesso lo fece brevettare nel 1958. Dal 1960 l’impresa raggiunse livelli mondiali ed i suoi articoli sono oggi venduti in 130 Paesi.

Da subito ci rendiamo conto della spettacolarità del Parco. Il nucleo centrale è Miniland, una vasta area dove ci sono le riproduzioni degli edifici più celebri del mondo riprodotti in scala 1:20. 

Si può avere una stupenda vista su questo mondo in miniatura con un trenino, con delle mini barche, sulla monorotaia che gira ad un’altezza di 5 metri ed anche dall’ascensore panoramico che raggiunge un’altezza di 36 metri.

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Le città riprodotte hanno porti, stazioni, dighe e aeroporti. Tutto è in movimento: trenini, navi, chiuse, camion e autobus.
 
C’è il paese del Far West, dei pirati, dei vichinghi, giostre mozzafiato ed innumerevoli giochi d’acqua. A tratti piove per qualche minuto e poi rispunta il sole!

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Arrivati al castello siamo attratti dalla grande insegna “The Dragon”. Incuriositi, passando sul ponte levatoio, entriamo ed entro le mura ci fanno sorridere i panni stesi ad asciugare fatti con i mattoncini in “Lego”. Ci inoltriamo ancora e scorgiamo nell’oscurità alcuni vagoncini fermi dove la gente sale e poi spariscono dietro un grande portone. Stiamo per uscire quando una ragazza, addetta ai vagoni, ci richiama indietro invitandoci a provare quell’esperienza. Sorridendo ci assicura che a Stefano piacerà molto ed anche a noi. Decidiamo di salire sul vagoncino: Stefano e Luisa davanti ed Egidia e Pietro dietro. Il portone si schiude e lentamente inizia il nostro viaggio nelle sale del castello.
 
All’interno è scuro, luci improvvise illuminano scene bellissime, tutte fatte con mattoncini, alcuni spruzzi di vapore, musiche più o meno rassicuranti si manifestano inattese. Il vagoncino dopo un po’ inizia a scendere, si ha l’impressione di andare nei sotterranei, ma improvvisamente stiamo risalendo, la velocità aumenta considerevolmente, un portone si spalanca e ci ritroviamo all’esterno, proiettati su un ottovolante che sembra non finire più! Quando finalmente il vagoncino si ferma davanti al portone di partenza, la stessa ragazza sorridente ci chiede se vogliamo fare un altro giro. Con un filo di voce rifiutiamo e ringraziamo. Una volta scesi abbiamo bisogno di alcuni minuti per riprenderci: Luisa sente le gambe tremare, Stefano arrabbiatissimo continua a ripetere “mai più”, Egidia è pallidissima, l’unico meno scioccato è Pietro.

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Dopo questa esperienza ci vuole proprio un bel pranzo. Entriamo nel ristorante “Knights’ Barbecue” nella parte alta della fortezza medievale: l’ambiente è bellissimo, si ha la sensazione di essere in un mondo antico: le ragazze che servono ai tavoli sono vestite in costume dell’epoca medievale e l’ottimo pranzo ci viene servito in ciotole di terracotta.

Usciamo da lì saziati e soddisfatti pronti per continuare il nostro giro in questo fantastico Parco. Ovunque ci sono shops, punti di ristoro, servizi igienici (anche per disabili) ed un grande negozio dove vendono i prodotti “Lego”.
 
Quando nel tardo pomeriggio lasciamo Legoland siamo stanchi ma completamente felici ed affascinati dal pensiero di quello che si può costruire partendo da un semplice mattoncino di plastica.

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