Un viaggio in SPAGNA era nei nostri programmi già da alcuni anni. Stefano si diverte spesso a “parlare” in spagnolo, aggiungendo la “s” alla fine di ogni parola e noi stiamo al gioco rispondendogli alla stessa maniera. Eravamo sicuri che sarebbe stato felice di andare nel paese in cui avrebbe sentito parlare il “vero” spagnolo, ma avevamo sempre rimandato pensando che, fare questo viaggio nel mese di agosto (periodo di ferie per tutti noi), non sarebbe stato molto indicato a causa delle alte temperature estive. Quest’anno invece, avendone avuto la possibilità, siamo partiti la seconda metà di giugno, certi di trovare un clima piacevole... ma la terra di Spagna ci ha avvolto nel suo “caliente” abbraccio per tutto il viaggio.

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19 giugno 2011 - VENTIMIGLIA
Nel pomeriggio ci mettiamo in viaggio e facciamo sosta a VENTIMIGLIA, nel punto sosta lungo il fiume. In questa cittadina di frontiera si è svolta oggi la “49esima Battaglia di Fiori” e quando, prima di cena, raggiungiamo a piedi la vicina Piazza del Municipio, possiamo ammirare gli splendidi carri, completamente ricoperti da corolle di fiori, che hanno sfilato durante la giornata. Sono vere opere d’arte, di notevoli dimensioni, con soggetti a tema e curati nei minimi dettagli.
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Il nostro itinerario
 
20-21-22-23 giugno 2011 - BARCELLONA
Dopo una notte tranquilla, la mattina partiamo di buon’ora e verso le 17:30 arriviamo al “Camping Barcelona” di MATARO’, dove concludiamo la giornata studiando il programma per la visita di Barcellona che dista da lì circa 30 Km. Stabiliamo di andare in città nelle ore più fresche della mattina e di tornare al Camping nel primo pomeriggio per evitare il caldo.
Non essendo accessibili ai disabili gli autobus che partono dal camping, con un taxi raggiungiamo la stazione di Matarò e da lì, con il treno, arriviamo in Plaza Catalunya. BARCELONA è la capitale della Catalogna e conta circa 1.600.000 abitanti.
La città vecchia è attraversata dal suo viale più famoso, Les Ramblas lungo più di un chilometro, che collega Plaza Catalunya a Plaza del Portal de la Pau, arrivando fino al Porto vecchio. Su tutto il suo percorso ci sono bancarelle di fiori, edicole, musicisti e mimi che animano l’ampio viale alberato, sempre molto frequentato. In Plaza de la Seu si erge la Cattedrale, in stile gotico-catalano, con un magnifico portale. L’interno ha un aspetto solenne, è a tre navate dove, sulle due laterali, sono poste 28 cappelle. Nella navata maggiore il Coro (del 1390), con due ordini di stalli squisitamente intagliati, il quale è chiuso da un recinto rinascimentale. L’altare poggia su un’ampia cripta dove c’è il sarcofago di Santa Eulalia. Molto belli i chiostri, ai quali si accede da una porta laterale.
Al termine della Rambla troviamo la colonna che sorregge la statua di Cristoforo Colombo e, nel Barri Gòtic, la Basilica della Mercè, dove è venerata la Vergine della Mercè, protettrice di Barcelona dal 1687.
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Barcelona - la Rambla
Barcelona - Casa Batllò (a dx)
La visita al Museu Picasso ci ha veramente affascinato: creato nel 1963, è il museo culturale più visitato della città. Le opere del grande artista sono suddivise in collezioni, in base ai periodi creativi e coprono tutta la sua attività, dagli anni della formazione fino agli ultimi anni di vita, comprese le opere di incisione e di ceramica.
Nel pomeriggio passiamo alcune ore in piscina e per cena ci gustiamo un’ottima “paella”, ordinata al ristorante del camping.
Per i due giorni successivi a Barcelona decidiamo di utilizzare il bus turistico, il quale fa due itinerari molto interessanti e ci consente di scendere/salire nei posti che vogliamo vedere.
Partendo da Plaza Catalunya scendiamo a casa Batllò, opera del grande architetto A. Gaudí (1905-07), dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. L’edificio è un’opera di grande fantasia dove tutto, anche il muro, è ondulato. Le ceramiche che ricoprono la facciata sembrano coriandoli e l’originale tetto evoca il cappello di arlecchino. Casa Milà, detta la Pedrera, è l’opera più nota e provocatoria di Gaudí, una magnifica costruzione circondata da un trionfo di curve, che sembrano onde del mare, con ringhiere tutte diverse, vere filigrane di ferro battuto.
La fermata successiva è alla Sagrada Família dove possiamo ammirare la più grande opera di Gaudí, che gli dedicò più di 40 anni della sua vita. Iniziata nel 1883 e non è ancora ultimata è una delle opere più difficili da descrivere, per la sua ricchezza e complessità architettonica sia interna che esterna. Dopo la visita della Cattedrale andiamo a Park Güell ma, appena scesi dal bus, ci rendiamo conto che per noi (con la sedia a rotelle) è impossibile arrivarci a piedi: una lunga e ripida salita, che proviamo per un tratto a percorrere, ci costringe a rinunciare. Dopo aver pranzato in un ristorante della zona risaliamo sul bus e completiamo il giro turistico che ci conduce al Tibidado, dove c’è un parco tra i più estesi del mondo, al Palau de Pedralbes, sede dei Musei di arti decorative, ceramica e tessile, allo stadio di Barcelona ed infine percorriamo la Diagonal, ampia arteria lunga otto chilometri, interamente dedicata allo shopping.
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Barcelona - la Pedrera
Barcelona - Sagrada Familia
 
Il giorno successivo, saliamo ancora sul bus turistico per fare il secondo itinerario che, passando dalla Diagonal ci porta al Montjuïc, una collina alta 213 metri, sopra il Porto commerciale. L’area è molto frequentata, ricca di parchi di divertimento, night club, musei e gallerie d’arte. Arrivati al Poble Espanyol, scendiamo ed entriamo nel villaggio spagnolo dalla Torres de Avila, l’enorme ingresso principale. Dalla grande piazza si diramano stradine costeggiate da antichi edifici, ricostruiti negli stili delle varie regioni spagnole. Nelle tante botteghe, gli artigiani del posto, producono bigiotteria, ceramica, vetro, sculture e sandali. Quando riprendiamo il bus, oltre che godere di una magnifica vista sulla città di Barcelona, passiamo da L’Anella Olimpica, un vasto complesso costituito da edifici ed impianti sportivi, costruiti per le olimpiadi del 1992. La funicolare del Montjuïc collega la zona del porto fino al Miramar del monte. Il nostro giro prosegue sulla Ronda Litoral dove ammiriamo il Porto nuovo ed il Porto vecchio, nel quale c’è l’Acquario più grande d’Europa. Arrivati al Porto Olimpico torniamo verso la parte antica, passando dal Parc de la Ciutadella, fino a Plaza Catalunya. Pranziamo in un ristorante della piazza prima di far ritorno al camping.
Barcelona è una città splendida ed i tre giorni che noi le abbiamo dedicato sono pochi per scoprire il suo ingente patrimonio artistico e culturale, oltre alle numerose attività di svago. Quello che abbiamo potuto vedere ci ha conquistato piacevolmente e la lasciamo con un po’ di nostalgia.
 
24-25 giugno 2011 – SARAGOZZA
Alle 8:00 siamo già in viaggio, lasciandoci alle spalle la Costa Brava per immergerci nelle desertiche pianure dell’Aragona. Nel primo pomeriggio arriviamo al “Camping Municipal” di Zaragoza, fa molto caldo, ma alcune ore passate in piscina ci rinfrescano e rilassano.
ZARAGOZA, capitale dell’Aragona, sorge sulle rive del fiume Ebro e conta poco più di 650.000 abitanti. Ha origini antichissime e, secondo una leggenda, fu fondata 144 anni dopo il Diluvio Universale. Nel suo bellissimo centro storico numerosi momenti sono stati dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
La mattina arriviamo con il taxi alle spalle della Basilica de Nostra Señora del Pilar, lungo il fiume Ebro. Quando entriamo nella Plaza del Pilar, deserta e silenziosa, rimaniamo incantati a guardarla. Il vastissimo spazio rettangolare offre una magnifica visione sugli edifici che lo circondano. La Cattedrale è un’imponente Basilica con 4 alte torri campanarie, una grande cupola centrale e 10 cupole minori, rivestite di piastrelle colorate. La facciata è in stile neoclassico e le navate interne sono divise da enormi pilastri dove si aprono le cappelle. Al centro la Santa Capilla, che custodisce il Pilar (pilastro) con sopra una statua della Vergine. Dietro la cappella una parte del pilastro è esposta alla devozione dei fedeli.
Accanto alla chiesa c’è l’Ayuntamiento (Palazzo del Municipio) , la Lonja (borsa merci) in stile rinascimentale del XVI secolo ed il Palacio Arzobispal. La Seu, Cattedrale dell’XI secolo, è realizzata in stili diversi. Il lato sinistro esterno è decorato in mattoni e ceramica, in tipico stile mudèjar, mentre il resto è in stile churrigueresco. L’interno è a 5 navate con al centro il Coro delimitato da un ricco recinto, capolavoro della scultura spagnola rinascimentale. Nella Cattedrale abbiamo visitato il Museo dei Tapices, una notevole collezione di arazzi francesi e fiamminghi del XV-XVI secolo.
 
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Zaragoza - Plaza del Pilar
Zaragoza - Museo dei Tapices
 
Continuando il nostro giro passiamo l’Arco del Dèan, il Palacio de la Maestranza in stile rinascimentale aragonese e la Iglesia de la Magdalena con la splendida torre campanaria mudèjar. Facciamo sosta al Museo del Teatro, per vedere i resti del Foro romano, ampio edificio pubblico che aveva una capienza di seimila spettatori. La Calle del Coso, grande viale che delimita parte della città antica, ci conduce in Plaza de España dove c’è il Teatro Principal e, poco oltre, la Iglesia de San Gil. Ci fermiamo al suo interno ad ascoltare un gruppo di coristi che stanno facendo le prove per il concerto della sera ed anche per rinfrescarci un po’, poiché il caldo comincia a farsi sentire. Piacevolissima la passeggiata in Calle Alfonso I, elegante via dello shopping della città. Costeggiando il Mercado Central, realizzato con strutture di ferro in stile art nouveau, incontriamo altri antichi resti romani, le Murallas di Cesaraugusta, la Iglesia di San Juan e la Fuente de la Hispanidad. La fontana, che chiude il lato sinistro di Plaza del Pilar raffigura, in maniera stilizzata, il continente americano ed i tre parallelepipedi di marmo, che si vedono poco distanti, simboleggiano le Caravelle di Colombo.
Il caldo è veramente torrido e quindi prendiamo un taxi al volo e, tornati al camping, ci tuffiamo felici in piscina.
26 giugno 2011 - MEJORADA DEL CAMPO
 
Partiamo di buon mattino, inoltrandoci nel cuore della Spagna. La nostra meta oggi è MEJORADA DEL CAMPO, una piccola cittadina a 20 Km da Madrid.
Alcuni anni fa avevamo visto un “reportage” in televisione che narrava l’incredibile storia di Justo Gallego Martínez. Entrato in convento in giovane età, fu costretto ad abbandonarlo per ragioni di salute. Nel 1961, Justo Gallego decide di realizzare la sua eccezionale opera: costruire una cattedrale con la sola forza delle proprie mani, utilizzando solamente materiali riciclati e di scarto. Inizia la costruzione senza avere alcun progetto architettonico, né conoscenze tecniche di edilizia. Da oltre 50 anni sta lavorando, aiutato sporadicamente da alcuni nipoti e collaboratori volontari. Nessuno ha mai finanziato il suo progetto e non ha alcun appoggio dalla Chiesa. Noi vogliamo incontrare quest’uomo che a 85 anni continua a lavorare per realizzare il suo sogno.
 
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Mejorada del Campo - Cattedrale
Mejorada del Campo - Justo Gallego
 
Parcheggiamo accanto alla “Cattedrale” e per un po’ rimaniamo incantati a guardarla: non ci sono gru, le alte torri e la cupola, sono state innalzate a forza di braccia, con le pulegge costruite con i cerchioni di biciclette. Saliamo la scalinata gialla ed entriamo nella navata centrale, dove in ogni angolo ci sono sacchi, scale di ferro e ponteggi. Saliamo particolarissime scalette a chiocciola che portano al piano rialzato ed alle torri; c’è anche una sacrestia, un bellissimo chiostro dal quale si accede a locali che saranno, una volta ultimati, un salone per le riunioni ed una biblioteca.
Il signor Justo arriva mentre noi stiamo uscendo, gli stringiamo la mano con ammirazione per la sua genialità, la sua determinazione, il suo credere fermamente in un sogno e vivere unicamente per realizzarlo.
Lasciamo Mejorada del Campo, felici di aver incontrato una persona veramente speciale, ed in breve arriviamo al “Camping Osuna” di Madrid. Il caldo è opprimente, non c’è la piscina e quindi passiamo il pomeriggio oziando all’ombra degli alberi e studiando il programma per la visita di Madrid.
 
27-28 Giugno 2011 – MADRID
 
MADRID, capitale della Spagna, con i suoi 3 milioni e mezzo di abitanti è una delle più grandi metropoli europee. Situata su un arido altopiano a 660 metri s.l.m., deve la sua nascita (risalente all’865) ai mussulmani. Il clima di Madrid è definito dagli stessi madrileni “pessimo”: dieci mesi d’inverno e due mesi d’inferno.
Per arrivare in centro prendiamo un taxi che, in pochi minuti, ci lascia alla stazione del metrò (Alameda de Osuna) e dopo un viaggio di 35 minuti con il treno scendiamo alla fermata Callao.
Dalla Puerta del Sol, caotica piazza ottocentesca, percorriamo la Calle Mayor che ci conduce alla Plaza Mayor, ampio ed accogliente “salotto” cittadino, circondato da palazzi di fine ‘800. Sotto i portici si aprono caffè, ristoranti e negozi di artigianato che ancora mantengono le vecchie insegne. Oltrepassata la suggestiva Plaza de la Villa giungiamo alla Catedral de la Almudena, dedicata alla patrona della città, con facciata grigio-bianca in stile neogotico. Accanto, la Plaza de la Armerìa e l’imponente Palacio Real, sede di rappresentanza della monarchia spagnola. Dopo la visita delle sontuose sale reali (aiutati da audio-guide in italiano), usciamo sulla Plaza de Oriente dove c’è il Teatro Real. La Plaza de España è uno degli incroci più trafficato di Madrid: la parte più bella di questa piazza è il centro, dove di fronte ad un obelisco, c’è la statua di Cervantes (grande scrittore spagnolo) che sovrasta il suo personaggio più famoso, Don Chisciotte a cavallo di Ronzinante e Sancho Panza, che trotta sul suo asino.
 
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Madrid - Plaza Mayor
Madrid - Plaza de España
 
Fa troppo caldo per continuare a girare e quindi torniamo al camping per la “siesta” pomeridiana. Dal nostro arrivo in Spagna, in pochi giorni, ci siamo adattati subito ai ritmi di vita spagnola, come pranzare più tardi e fare poi la caratteristica siesta.
Il secondo giorno a Madrid lo dedichiamo alla visita del Museo del Prado. Alle 8 prendiamo un taxi che, dal camping, ci porta all’ingresso del Museo. Per gli amanti dell’Arte il Prado è una tappa irrinunciabile, poiché vanta la più grande collezione del mondo di pittura spagnola, italiana e fiamminga (dal XII al XIX secolo). Possiamo ammirare i grandi capolavori di Velàzquez, Goya, El Greco, Bosch e Rubens insieme ai grandi della pittura italiana come Raffaello, Tiziano, Tintoretto e Caravaggio: un meraviglioso e indimenticabile viaggio nella eccellenza della pittura.
 
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Madrid - Museo del Prado
Madrid - Ángel Caìdo
 
Da Plaza de Canovas, con la fontana del dio Nettuno, arriviamo in Plaza de Cibeles dove, al centro della fontana, la statua della dea greco-romana Cibele è rappresentata seduta sul suo carro trainato da leoni. In Plaza de la Independencia domina la Puerta de Alcalà, settecentesco arco di trionfo in granito, in stile neoclassico. Da lì entriamo nel Parque del Retiro, il più illustre parco della città. Si estende su 143 ettari, con aiole, prati fioriti, macchie boschive ed un romantico laghetto sulle cui rive vigila il grande monumento ad Alfonso XII, contornato da un emiciclo a colonne. Nello slargo, che si apre accanto al Palacio de Cristal, c’è una singolare statua dedicata a Lucifero: il monumento al Ángel Caìdo.
Giunti sulla Calle Alfonso XII prendiamo un taxi al volo e torniamo direttamente al camping. Il termometro del camper segna 40 gradi all’ombra: quanto sarà al sole?
Madrid, come Barcellona, meritava molti più giorni per essere visitata, ma il clima troppo caldo ed il campeggio privo di piscina e decisamente soffocante, ci inducono a terminare qui la nostra visita.
 
29-30 Giugno e 1° Luglio 2011 – TOLEDO
 
Ci alziamo presto ed in circa un’ora arriviamo in vista di TOLEDO. Questa splendida città, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, si stende su una collina a 529 metri s.l.m., sul fiume Tago. Per raggiungere il “Camping El Greco” percorriamo la strada panoramica dei “Cigarrales” (posto delle cicale) che si snoda sulla riva sinistra del fiume e, con numerosi belvedere, consente una magnifica vista sulla città vecchia.
Il camping è veramente bello, con bar e ristorante continuamente rinfrescati da getti di vapore freddo, che consentono di stare all’aperto anche nelle ore più calde. Ai lati della piscina due lunghi pergolati ombrosi, completamente ricoperti di rampicanti e dotati di tavolini e sedie ci consentono di passare un fantastico pomeriggio tra la piscina, sotto il caldo sole, ed il fresco dei verdi porticati. Il nostro Stefano sprizza felicità da tutti i pori ed in acqua è veramente scatenato. Davanti a noi la bellissima Toledo si stira pigramente sotto il sole “caliente”.
Dopo la giornata di ieri passata in completo relax, oggi ci alziamo presto ed alle 8:00, con un taxi, arriviamo in pochi minuti in Plaza de Zocodover, l’antica piazza del mercato in epoca moresca.
 
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Toledo – veduta dai Cigarrales
Toledo - Catedral
 
Ci guardiamo intorno incantati ma in breve realizziamo che non sarà facile per noi visitare la città poiché le strade, che si dipartono dalla piazza, sono in salita e in discesa. Le strette stradine in acciottolato sono addobbate con fiori e festoni, residuo della recente festa del Corpus Domini. Percorrendo Calle del Comercio giungiamo in Plaza del Ayuntamiento dove c’è il rinascimentale Palazzo del Municipio, il Palacio Arzobispal (sede del Vescovado) e sul tutto dominante, con la sua possente mole, la Catedral. La ricchezza del patrimonio artistico di questa chiesa è sconvolgente. La costruzione, in stile gotico, è lunga 120 metri e larga 60 metri. Le 5 navate sono sorrette da 88 colonne e 72 volte. Al centro domina la Capilla Mayor a fianco della quale dal Trasparente penetra la luce esterna. Visitiamo la Sala Capitular con soffitto mudèjar, la Cappella dei Nuovi Re, la Sacrestia che ha alle pareti tele di grandi pittori come El Greco, Goya e Tiziano, e la Sala del Tesoro dove è esposta una raccolta di oreficeria sacra. Il Coro, sormontato da due organi, è impreziosito da meravigliosi stalli. Usciamo dalla cattedrale con un senso di stordimento totale.
Continuando nel nostro giro, per stradine a saliscendi, arriviamo alla Casa-Museo di El Greco, nel cuore del quartiere ebraico. La vera abitazione dell’artista si trovava nelle vicinanze e, quella che visitiamo, è un edificio del ‘500, arredata con mobili d’epoca. Ai piani superiori il Museo raccoglie alcune opere di El Greco e di altri pittori della scuola di Toledo.
Poco oltre c’è la Sinagoga del Tránsito: la modesta facciata esterna nasconde gli splendidi interni mudèjar della più grande Sinagoga della Spagna. Nella Sala della preghiera ci sono magnifiche decorazioni a stucco sotto ad uno stupendo soffitto a cassettoni. Nel Museo, dedicato alla storia della comunità ebraica, sono conservati oggetti sacri e manoscritti del XV secolo.
Usciti dalla Sinagoga percorriamo per intero la Calle Reyes Catolicos in fondo alla quale si erge il Monasterio de San Juan de Los Reyes. Il monastero francescano ha una ricchezza architettonica straordinaria ad opera dell’architetto Juan Guas, che ha unito armonicamente gli stili isabellino e mudèjar. Accanto alla Chiesa ad una sola navata, si apre lo splendido Chiostro gotico a due piani: nella parte bassa ci sono gallerie plateresche illuminate da ampi finestroni, mentre al piano superiore i soffitti sono coperti di legno scolpito policromato. Dalla piazza un magnifico belvedere sui frutteti delle colline e la pianura della Vega.
 
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Toledo - Alcàzar
Toledo - Puerta del Sol
 
Pranziamo in un ristorante là vicino e quando usciamo, a bordo di un taxi, ci facciamo portare a vedere alcune parti di Toledo che non abbiamo potuto raggiungere a piedi. L’Alcàzar, enorme fortezza quadrata, la Puerta del Sol, opera di architettura moresca del trecento, ed il Puente de San Martin dal quale si può godere una magnifica vista di Toledo. Il termometro del taxi segna 47 gradi ed appena arrivati al camping ci tuffiamo in piscina.
L’ultimo giorno lo passiamo nei preparativi per la prossima tappa, mangiando insieme ai passerotti, godendo della “siesta” pomeridiana, sguazzando in piscina e cenando al ristorante del camping con: gazpacho, pollo all’aglio, patate, una deliziosa crema per dessert e con, davanti a noi, la veduta della bella Toledo illuminata.
 
2-3 Luglio 2011 - CORDOVA
 
Viaggiamo nella Valle de la Alcudia, tra vaste estensioni di oliveti e frutteti, attraversando la sierra omonima, la bella Sierra Maurona ed il Parco Naturale della Sierra de Cardena per arrivare in Andalucía. Verso le 13:00 siamo al “Camping El Brillante” di CÓRDOBA, dove troviamo il bar ed il ristorante “chiusi per ferie”, la piscina sporca e senza alcune parti in ombra dove poterci riparare dai 44 gradi che segna il termometro. Quindi, verso le 17:00, chiamiamo un taxi ed in pochi minuti siamo nel cuore antico di Córdoba: la Judería, il vecchio quartiere ebraico, vicino alle mura della Mezquita. La città si sviluppa su un’ansa del fiume Guadalquivir ed è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
La Mezquita-Catedral è il frutto della trasformazione in chiesa di una delle più splendide moschee mai costruite. La sua costruzione risale a 12 secoli fa e, con la sua magnificenza, esprime pienamente il grande potere dell’Islam sulla Penisola Iberica. Tutto il complesso occupa un’area di 2400 m² e l’interno del tempio è uno spettacolo unico. Le 19 navate longitudinali e le 36, più strette, trasversali sono divise da 850 colonne in marmo, granito, diaspro ed altri materiali preziosi. Il Mihrab (dove veniva esposto il corano) è un capolavoro di mosaici con motivi vegetali e geometrici. Nella sacrestia si ammira il tesoro di cui fa parte il Processionale in oro ed argento. Al centro si erge il Crucero del ‘500, in puro stile cristiano, con la Capilla Major ed il bellissimo Coro in mogano, sovrastato da due organi contrapposti. Nel Patio de los Naranjos, antico cortile delle abluzioni, ci sono alberi di aranci, piantati nel XV secolo al posto delle palme e, lateralmente, le gallerie destinate a luogo di preghiera per le donne. La Torre del Alminar, alta 93 metri, copre l’originale minareto dell’epoca.
 
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Cordoba - Mezquita-Catedral
 
Vicino alla moschea la Puerta del Puente immette al Puente Romano, sul fiume Guadalquivir, di cui sono rimaste solo le fondamenta di epoca romana. Lungo 240 metri, è composto da 16 archi e conduce alla Torre de Calahorra, antica fortezza romana, rifatta poi dagli arabi nel XIV secolo. Dal lato di questa torre si può godere di una affascinante veduta del ponte. L’Alcazar de los Reyes fu costruita nel 1327, sui resti di un castello arabo. Abitata dai re del periodo per breve tempo, divenne per secoli sede dell’Inquisizione, poi di carcere e, dal 1951, Museo.
Nonostante siano quasi le 20:00 fa ancora caldissimo e così prendiamo un taxi e torniamo al camping per la cena. Dopo mangiato, per la gioia di Stefano, troviamo un bel bar non lontano dal campeggio, dove passiamo un po’ di tempo al fresco, bevendo “zumo de piña”.
Come al solito ci alziamo presto e dal taxi ci facciamo portare nei pressi di Plaza de Capuchinos. Percorrendo un vicolo angusto arriviamo in una piazzetta semplice e silenziosa dove, al centro, c’è il Cristo de los Faroles: una croce devozionale circondata da otto lanterne. Passando dal Templo Romano arriviamo in Plaza de la Corredera, splendida piazza di tipo castigliano, contornata da portici seicenteschi che ospitano bar, antiche taverne e locande. La deliziosa Plaza del Potro, antico punto di incontro dei mercanti, ha al suo centro la fontana, coronata dal puledro imbizzarrito. Attraverso l’Arco del Portillo entriamo nella parte medievale della città.
 
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Cordoba - Puente Romano
Cordoba - Cristo de los Faroles
 
Nell’animata Plaza de las Tendillas facciamo sosta per un buon caffè, per immergerci poi nell’antico quartiere della Judería. Passiamo dalla Casa dell’Indiano, in stile mudéjar, la Puerta Almodóvar del XIV secolo, dove nei pressi visitiamo la Casa Andalusí, interessante edificio della Cordoba mussulmana, in stile mudéjar. La Sinagoga, trasformata in museo, è l’unica rimasta delle trenta che c’erano anticamente. Lo Zoco (mercato) è un edificio mudéjar, il cui cortile, molto carino, è fiancheggiato da negozi di artigianato cordovano. Nella piccola Plaza de Tiberiades c’è il monumento a Maimonide, celebre filosofo e medico cordovano di origine ebraica. Giriamo ancora nelle stradine della Judería (tutta la mattina è stato nuvoloso e quindi non molto caldo) fin quando la fame ha il sopravvento. Pranziamo nel “Ristorante Los Patios” (vicino alla Cattedrale) con paella, salmorejo cordobese e spezzatino con patate, tutto veramente ottimo. Alle 15:00 torniamo al camping per la classica “siesta”.
 
4-5 Luglio 2011 - GRANADA
 
Alle 8:30 siamo già in viaggio fra campi di girasole ed estesi oliveti e, verso mezzogiorno, scorgiamo GRANADA, adagiata su due colli ai piedi della Sierra Nevada. Ci sistemiamo nel “Camping Sierra Nevada” e subito dopo pranzo prendiamo il bus n. 33 (fermata all’uscita del campeggio) ed andiamo in centro. Anche Granada è Patrimonio dell’Umanità nella lista dell’UNESCO. Nella parte antica sono ben visibili, nell’impianto urbanistico e nei monumenti, i quasi ottocento anni di dominio mussulmano sulla città.
Scendiamo dal bus in Gran Via de Colon e visitiamo la Capilla Real, maestoso mausoleo dei re cattolici, dei primi del ‘500. E’ un capolavoro di architettura gotica a partire dalla magnifica cancellata in ferro battuto, che racchiude l’altare maggiore ed i sepolcri reali. A destra, nella Sacrestia-museo, sono conservati pregevoli dipinti, bandiere ed oggetti relativi alla conquista di Granada.
La Catedral è un grandioso edificio in stile rinascimentale, caratterizzato sulla facciata da tre grandi nicchie ornate da bassorilievi. Percorrendo la Calle San Jerónimo si giunge in Plaza de la Universidad, tranquilla piazza dove si erge il seicentesco palazzo dell’Università di Lettere. Attraversando il labirinto dell’Alcaicerìa, ricostruzione di un bazar moresco, proseguiamo per la Plaza Nueva, porta d’accesso all’Albaicìn, il caratteristico quartiere moresco che sorge su uno dei due colli della città. Sulla piazza si erge la Real Chancillería e nell’attigua Plaza de Santa Anna la chiesa omonima, in stile mudéjar del XVI secolo, con portale plateresco e soffitto a cassettoni.
Imbocchiamo la Carrera del Darro per andare alla scoperta dell’Albaicín, ma la pavimentazione in ciottoli e le stradine che si diramano in lunghe scalinate ci convincono ben presto a rinunciare a questa avventura. Tornati sulla Gran Via de Colon riprendiamo il bus 33 e torniamo al camping dove, nel ristorante, ceniamo con un piatto tipico di Granada: habas a la granadina, a base di prosciutto, piccolissime fave ed uovo, il tutto condito conabbondante olio della zona, veramente ottimo.
Il secondo giorno a Granada lo dedichiamo alla visita dell’Alhambra, la cittadella fortificata dei sovrani mussulmani, che sorge sull’altro colle della città, unico esempio di complesso medievale ancora intatto.
 
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Granada - Alhambra Patio de la Acequia
Granada - Parador de San Francisco
 
E’ una città vera e propria, circondata da mura, doppie in alcuni tratti, nelle quali sono inserite 27 torri di diverse forme. Gli splendidi giardini a terrazze del Generalife ci incantano per la varietà dei fiori, delle fontane, delle siepi e dei viali ed in fondo a questi troviamo il Patio de la Acequia, il Patio de la Sultana, l’Escalera del Agua ed i Jardines Altos. Passando dalla Torre del Agua e proseguendo tra aiole fiorite e verdi viali giungiamo al Parador de San Francisco, antico monastero ed oggi lussuoso Resort. Dopo una breve sosta per la colazione visitiamo il Baño de la Mezquita e la Chiesa di Santa Maria. Attraverso la Puerta del Vino entriamo nell’Alcazaba, la fortezza più antica di tutto il complesso, che conserva ancora otto torri delle 24 originali. Dalla più alta, la Torre de la Vela (26 metri) si gode una notevole vista su Granada e la Sierra Nevada. Nel Palacio de Carlos V, realizzato nel 1526, si può vedere il maestoso Patio circolare, circondato da un portico a due piani. Il palazzo ospita il Museo de la Alhambra ed il Museo de Bellas Artes. Alle 12:00 abbiamo accesso all’Alcazar per visitare i Palacios Nazaries, dove ammiriamo il Patio de Arrayanes, la Torre de le Comares, il Palacio Mexuar ed il Palacio de los Leones. Gli interni di questi meravigliosi edifici sono riccamente decorati, dai soffitti alle pareti, ai pavimenti in marmo e nel visitarli si ha l’impressione di vivere in una magica favola antica. Eleganti portici, sorretti da splendide colonne, costeggiano lunghe vasche d’acqua.
Alle 13:30 con un taxi torniamo al camping dove pranziamo e facciamo una riposante “siesta”, ma quando ci svegliamo decidiamo che non possiamo lasciare Granada senza aver visto uno spettacolo di flamenco. Ci attiviamo immediatamente presso la Reception ed alle 21:00 in punto, un taxi mandato dal locale “Tablao Flamenco Albaicín” viene a prenderci e ci porta al Mirador de San Cristobal. Abbiamo un po’ di tempo prima di entrare e così possiamo godere della vista del tramonto sulla città e la Sierra Nevada. Quando lo spettacolo ha inizio ci lasciamo trascinare dalla musica e dai balli appassionati del flamenco gitano. Stefano e tutti noi ci siamo divertiti tantissimo.
 
6 Luglio 2011 – ROQUETAS DE MAR (SOLO SOSTA)
 
Ci mettiamo in viaggio verso le 10:00 e, costeggiata la parte ovest della Sierra Nevada, arriviamo al mare nei pressi di Motril. Per un tratto guidiamo lungo la costa, fermandoci a Calahonda attratti dal bellissimo mare azzurro e dal paesaggio. Purtroppo a cominciare da La Rabita fino a ROQUETAS DE MAR (Almeria) il bel paesaggio cambia completamente: si vedono solo serre, per chilometri e chilometri, che coprono la costa fino al mare ed a terrazze si arrampicano sulle colline, nelle quali vengono coltivati ortaggi, frutta e fiori. Alle 14:30 ci fermiamo al “Camping Roquetas” e da subito inizia una “lotta”, senza speranza, contro un esercito di mosche. Ci tuffiamo in piscina per liberarci un po’ dai fastidiosi insetti, ma tornati in piazzola siamo costretti a chiuderci nel camper per una cena tranquilla.
 
7-8 Luglio 2011 - VALĖNCIA
 
Partiamo presto viaggiando ancora per chilometri fra le serre. Finalmente nei pressi di Huercal Overa, ricominciamo a vedere un po’ di vegetazione: olivi, frutteti, poi montagne brulle e rocciose tagliate di netto e le morbide sagome di varie sierre che ci accompagnano fino a VALĖNCIA. Alle 14:00 siamo al “Camping Coll Vert” (costoso rispetto ai precedenti campeggi e con i servizi che non ci soddisfano). La giornata è molto calda ed umida e non possiamo trovare refrigerio in piscina in quanto la stessa non è accessibile per persone su sedia a rotelle. Per cena ordiniamo la paella valenciana al ristorante del campeggio, gustandola sotto la veranda: era veramente buonissima.
La mattina prendiamo il bus davanti al camping ed in 20 minuti siamo nei pressi della stazione di Valéncia. La città è la terza della Spagna per grandezza ed è posta al centro di una fertile pianura.
Nel 1957 il Turia, fiume cittadino, straripò e sommerse il centro storico. Venne quindi deviato fuori città e nel suo ampio letto vuoto, architetti e paesaggisti hanno dato vita allo splendido giardino del Turia: lungo 11 Km, è una successione di aree verdi, con fiori, palme, parchi giochi per bambini, campi sportivi e piste ciclabili.
La Estació del Nord è in stile liberty; di fronte c’è la Plaza de Toros dove si erge una grande arena. La Plaza del Ajuntament è un ampio spazio dove, oltre al Municipio, si affacciano molti edifici in stili diversi. Il Mercado Central è un enorme costruzione in ferro, vetro e piastrelle in stile art noveau: uno dei mercati più grandi e più caratteristici d’Europa.
 
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Valencia - Plaza de Toros
Valencia - Lonja
 
Nei pressi entriamo nella Lonja, l’antica Borsa, riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Il grande edificio in stile gotico, è decorato esternamente con figure grottesche e la sala interna è divisa in tre navate da 24 eleganti colonne ed ha uno stupendo soffitto in legno scolpito dorato.
La Torres de Quart (del 1460), porta sulla mura le tracce dei proiettili francesi sparati durante l’assedio di Valéncia nel 1808. Passando dal Palau de la Generalitat, in stile neogotico di fine ‘400, raggiungiamo la Torres de Serranos, eretta nel 1391 come arco di trionfo, la quale ha due torri merlate. Da Plaza de la Virgin arriviamo in Plaza de la Reina, cuore della città antica, sulla quale si trova la Seu (la Cattedrale), iniziata nel 1262 ed ampliata nei secoli successivi, dotata di tre bellissimi portali in stili diversi. Al suo interno, in una cappella, è conservata una coppa in agata, ritenuta il Santo Graal.Seminascosta nell’intrico delle vie pedonali troviamo la Plaza de la Redonda, conosciuta come El Clot (il buco). L’ottocentesca piazzetta rotonda, con al centro una fontana, è contornata di botteghe, soprattutto mercerie. Concludiamo il nostro giro al Museo Nacional de Céramica, con la bellissima facciata churrigueresco ed un fastoso portale. All’interno collezioni di ceramiche preistoriche, greche, romane ed opere di Picasso. Pranziamo in Plaza del Ajuntament e poi con il bus torniamo al camping per un pomeriggio di relax.
Pietro, dopo la “siesta”, si occupa delle operazioni di carico e scarico delle acque del camper e, dopo cena, il nostro vicino di piazzola vedendolo tornare con in mano le pentole lavate, con un tono di solidarietà tutta maschile gli dice: “el hombre està siempre a trabajar!”  Pietro ci racconta l’accaduto e Stefano, sentendo suo padre parlare in spagnolo, scoppia in una risata incontenibile che ci contagia immediatamente, facendoci continuare a ridacchiare per tutta la serata.
 
9-10 Luglio 2011 - SITGES
 
Appena svegli, decidiamo di partire (l’idea era di rimanere almeno un altro giorno per completare la visita di Valéncia), poiché il campeggio per noi è troppo rumoroso e sono due notti che dormiamo pochissimo.
Siamo pronti verso le 8:00, ma quando arriviamo alla reception la troviamo chiusa: un cartello avvisa che aprono alle 9:00. Scoraggiati ed un po’ arrabbiati cerchiamo in giro un qualche responsabile con il quale parlare e, finalmente verso le 8:30, troviamo un uomo che, sentite le nostre rimostranze, ci fa il conto consentendoci di partire. Alle 13:30 siamo al “Camping El Garrofer” di SITGES dove, dopo cena, nello spiazzo del bar, assistiamo ad una esibizione di flamenco.
 
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Sitges
 
Dopo una buona nottata di sonno alle 10:30 ci facciamo portare in taxi a Sitges, la più elegante cittadina della Costa Daurada. La parte antica emerge su una roccia protesa sul mare, sulla quale domina la seicentesca parrocchiale ed un castello del XIV secolo. Meritavano una visita i Musei Cau Ferrat e Maricel de Mar che purtroppo troviamo chiusi per restauri. Giriamo per le stradine animate di questa località balneare, famosa per una vita notturna molto disinibita, dove bar e ristoranti sono ovunque, anche sul lungomare a pochi metri dalle spiagge di sabbia. Pranziamo nella via più famosa per i suoi tanti locali, Calle di Marques e dopo una passeggiata lungo la Ribera, che costeggia la spiaggia, torniamo al camping con un taxi e ci tuffiamo in piscina.
 
11-12 Luglio 2011 - VENTIMIGLIA
 
Alle 7:00 iniziamo il nostro viaggio di ritorno ed alle 17:30, dopo 800 km, ci fermiamo al “Camping Roma” di VENTIMIGLIA. Questo piccolo campeggio, tenuto veramente bene, ha un ottimo ristorante che ci ha preparato una fantastica cena: spaghetti allo scoglio, (dire “buonissimi” è troppo riduttivo), abbondanti e deliziose verdure grigliate con assortimento di formaggi e per chiudere in bellezza un goloso tiramisù della casa. Una cena appagante in tutti i sensi.
La mattina affrontiamo l’ultimo tratto del viaggio e nel primo pomeriggio siamo a Prato.
 
E’ stato un bellissimo viaggio per tutti noi e Stefano si è divertito tantissimo, facendo le cose che ama di più: andare in piscina, mangiare ai ristoranti, passare le serate al bar bevendo zumo de piña, muoversi continuamente, oltre che con il camper, sui mezzi più disparati (taxi, autobus e treni), sentire parlare lo spagnolo ed imparando lui stesso molte nuove parole.
Il caldo torrido dei pomeriggi era mitigato dalle ore passate in piscina, mentre le notti e le mattine avevano temperature piacevoli che non andavano oltre i 20-22°. Abbiamo amato tutto della Spagna, il sole caliente, le bellissime città, la sua arte e la sua cultura multiforme e millenaria, la sua gastronomia, il suo variegato paesaggio e naturalmente anche le “sieste” pomeridiane.

Nella Photo gallery del nostro sito www.camperdream.it sono disponibili tutte le foto del viaggio.
 
INFORMAZIONI UTILI
 
PREMESSA: E’ stato un itinerario non impegnativo per noi e quindi senza “affanni”, durante il quale abbiamo tralasciato volutamente alcune località che le guide indicano interessanti, ma il tempo talvolta… è tiranno. Abbiamo sempre preferito metterci in viaggio la mattina presto e soggiornare nei campeggi. Il costo dei taxi per ogni singola corsa ci è apparso corretto ed in alcuni casi “vantaggioso” rispetto al prezzo dei mezzi pubblici essendo noi in quattro persone; il massimo che abbiamo pagato è stato da Madrid al Camping Osuna (18 euro) per via del traffico intenso a quell’ora. L’utilizzo dei taxi è stata per noi una scelta davvero azzeccata trovandosi il nostro Stefano su una sedia a rotelle e non sempre i mezzi pubblici ci sono apparsi idonei ai disabili motori. I chilometri percorsi sono stati complessivamente 4.550 dei quali la maggior parte in autostrada e non abbiamo registrato problemi in genere, per nostra fortuna.
  • VENTIMIGLIA: PS nel parcheggio di Via Peglia Bis angolo Corso Francia, in riva al fiume, parcheggio per auto, autobus e camper, illuminato, sempre aperto, a pagamento il Venerdì. Coordinate GPS: N 43°47.599' – E 007°36.159'. Al ritorno invece, ci siamo fermati al Camping Roma nella vicina Via Freccero n.9; per contatti www.campingroma.it coordinate GPS: N 43°47.624' – E 007°36.121'. Tale campeggio non è provvisto, al momento, di doccia per disabili su sedia a rotelle.
  • BARCELONA: soggiorno presso il Camping Barcelona in Carrettera N- II – Km. 650 Matarò (costa di Barcellona) www.campingbarcelona.com; coordinate GPS: N 41°33.056' – E 002°28.920' (piazzola C37). La struttura offre tutti i giorni un servizio esclusivo di bus da e per il centro di Barcellona, ma non adatto ai disabili in carrozzella. Per maggiori dettagli consultare il sito del campeggio. Anche alcuni treni (Renfe) da Matarò a Barcellona e viceversa non erano accessibili ai disabili.
  • ZARAGOZA: sosta nel Camping Municipal Ciudad di Zaragoza in San Juan Bautista de la Salle, s/n 50012; www.campingzaragoza.com/; coordinate GPS: N 41° 38.260' – W 000°56.538'. Nelle immediate vicinanze mezzi pubblici per il centro città.
  • MADRID: permanenza presso il Camping Osuna in Avda. de Logrono, s/n Alameda de Osuna, tel. 0034 917410510; www.campingsonline.com/osuna/?idlengua=5; coordinate GPS: N 40°27.233' – W 003°36.196'. Mezzi pubblici di fronte al campeggio per la vicina stazione della metropolitana di Alemeda de Osuna. Per gli amici disabili in carrozzina fare attenzione perché non tutte le stazioni del metrò sono accessibili!
  • TOLEDO: sosta nel Camping El Greco in Ctra. CM-4000; coordinate GPS: N 39°51.740' – W 004°02.832', maggiori dettagli su www.campingelgreco.es/ . Mezzi pubblici per il centro città poco fuori dalla struttura, mentre un bus turistico arriva proprio davanti al parcheggio del campeggio.
  • CORDOBA: soggiorno presso il Camping El Brillante in Avda. del Brillante 50, www.campingelbrillante.com; coordinate GPS: N 37°54.038 – W 004°47.234'. Mezzi pubblici per il centro città davanti l’ingresso della struttura.
  • GRANADA: permanenza presso il Camping Sierra Nevada in Avda. Juan Pablo II, 23 (vicino alla stazione degli autobus); www.campingsierranevada.com; coordinate GPS rilevate dalla guida “Europa Campeggi & Villaggi 2011 De Agostini”: N 37.11.52,56 – E 3.37.02,84. I biglietti per la visita all’Alhambra sono stati prenotati presso la Reception del campeggio evitando così una fila enorme alla biglietteria!
  • ROQUETAS DE MAR: come tappa d’appoggio abbiamo sostato presso il Camping Roquetas Strada Los Parrales s/n (sulla costa di Almeria - Andalusia); www.campingroquetas.com/
  • VALENCIA: sosta presso il Camping Coll Vert in Playa de Pinedo, www.collvertcamping.com/, coordinate GPS: N 39°23.787' – W 000°19.996'. Bus per il centro città proprio davanti all’entrata del campeggio.
  • SITGES: come tappa d’appoggio prima di lasciare la Spagna, abbiamo soggiornato presso il Camping El Garrofer in Ctra. C-246A, Km 39, www.garroferpark.com; coordinate GPS: N 41°13.988' – E 001°46.849'. Mezzi pubblici davanti al campeggio sia per Barcellona sia per Sitges e Vilanova. Poco più avanti dell’El Garrofer c’è un altro Camping con piscina.
SUPPORTI DI VIAGGIO: cartina stradale Spagna/Portogallo del Touring Club Italiano; la guida “Europa Campeggi & Villaggi 2011 De Agostini” e “Guida Internazionale dei Campeggi ACSI 2011”; le guide “Spagna del Nord” e “Spagna del Sud” del TCI, nonché il nostro navigatore Garmin Nuvi 1350.