Quest’anno la meta del nostro viaggio è il Portogallo e per raggiungerlo dobbiamo attraversare la Spagna: questo ci consentirà di vedere zone e città della terra spagnola che, nel nostro precedente viaggio (vedi ns. diario cliccando qui), non avevamo avuto occasione di visitare. 
Abbiamo ritenuto più pratico dividere il nostro viaggio in due diari distinti, uno per la Spagna ed uno per il Portogallo, al fine di evidenziare al meglio le tante peculiarità che caratterizzano e distinguono queste due belle Nazioni. Nel diario che segue, quindi, si parla soltanto dell’itinerario spagnolo.
Per conoscere l’equipaggio clicca qui.
 
 alt
Itinerario completo
Partiamo in un caldo pomeriggio di luglio da Prato ed al solito siamo felici ed eccitati per questa nuova avventura, pronti ad assaporare tutto quello che vorranno offrirci i posti che andremo a scoprire durante il nostro itinerario. Facciamo tappa al Camping Roma di Ventimiglia, dove i titolari ci accolgono con gioia (al loro ristorante avevamo gustato dei sublimi “spaghetti allo scoglio” che la signora Santina ci aveva preparato l’anno precedente) e naturalmente ceniamo ancora lì, coccolati dalle signore Santina e Simonetta, che ci preparano una splendida cena.
Il giorno successivo viaggiamo per diverse ore, attraversando tutta la Francia meridionale, fino a giungere a Matarò (Spagna) al Camping Barcelona, dove sostiamo per la notte.
Da qui ha inizio il nostro viaggio di avvicinamento al Portogallo, attraverso il nord della Spagna, iniziando dalla Catalogna per passare in Aragona tra splendidi paesaggi. L’antico borgo fortificato di ALQUÉZAR ci appare in tutta la sua bellezza dagli alti parcheggi che lo circondano. Dominato da mura del XI secolo il villaggio è abbarbicato ad un roccione e contornato da uno scenario naturale che lascia incantati. Purtroppo è accessibile solo a piedi ed i ripidi vicoli, che si inerpicano fino alla cittadella moresca, non sono possibili da percorrere con la sedia a rotelle.
Ad un’ora di distanza c’è il CASTELLO DI LOARRE, una magnifica costruzione di architettura romanica militare, che si fonde agli spuntoni di roccia che caratterizzano il territorio. Ha una forma irregolare ed una doppia cinta di mura dove, al suo interno, c’è una Chiesa del XII secolo.
 
 alt   alt
Alquézar
Castello di Loarre
Nel primo pomeriggio arriviamo a RIGLOS, un piccolo paesino adagiato ai piedi dei “Los Mallos”, giganteschi birilli rocciosi torniti dalla natura in migliaia di anni. Passeggiamo nelle stradine del piccolo paese, con il naso all’insù, incantati dallo spettacolo delle pareti di arenaria che ci sovrastano. Dopo una sosta al bar del borgo proseguiamo per AGÜERO, altro affascinante e delizioso paese che si estende sotto un grandioso ed imponente gruppo montuoso, costituito da magnifici “Los Mallos”. Dopo aver sostato un po’, lungo la strada, per ammirare questo splendido spettacolo naturale entriamo nel vicinissimo Camping Peñasola.
 
 alt   alt
Riglos
Agüero
Ci svegliamo sotto i “birilli” in una bella giornata di sole, ma molto ventosa e fresca. Attraversiamo la Navarra, passando nei pressi di Pamplona, dove preferiamo non fermarci poiché questa è la settimana di “Las Ferias de San Fermìn” la grande festa del patrono della città che, per l’occasione, è invasa da migliaia di turisti. Proseguiamo per i Paesi Baschi ed a metà pomeriggio giungiamo nei pressi di BILBAO, a Gorliz, dove sostiamo nel Camping omonimo, che sarà la nostra base per la visita della città di Bilbao.
A 100 metri dal camping abbiamo preso un autobus per la Stazione Metro “Plentzia” e da lì il treno per Bilbao, scendendo a Casco Viejo. La città è un grande centro portuale sulle rive del fiume omonimo. Ha un affascinante centro storico da dove ha inizio la nostra visita. Da Plaza Unamuno raggiungiamo la Chiesa di San Nicola e la Plaza Nueva, bella piazza circondata da portici, a 64 arcate, dove si affaccia l’antico Caffè Bilbao. Nei pressi si aprono le “Siete Calles”, le sette vie della città vecchia, con bei palazzi che ospitano boutique, ristoranti e bar. Nei pressi del Puente del Arenal il maestoso Teatro Arriaga e, di là dal fiume, la bella facciata liberty della Stazione ferroviaria. Percorrendo Calle de la Ribera, lungo il Rìa de Bilbao, arriviamo al Mercado de la Ribera, uno dei mercati più grandi della Spagna, alla bella Chiesa San Antòn, edificio gotico del ‘400 e all’omonimo ponte, ricostruito nel 1871 sul sito del più antico ponte di Bilbao.
 
 alt   alt
Bilbao – Plaza Nueva
Rìa de Bilbao
Tornati al punto di partenza, dietro la Chiesa di San Nicola, prendiamo un ascensore che consente di andare a visitare il Santuario del N. S. de Begoña. Usciti dall’ascensore possiamo godere di una bella vista sulla città, ma la strada in salita, lunga circa due chilometri che conduce alla Chiesa ci fa rinunciare alla visita. Torniamo giù e, dopo aver pranzato, giriamo per le “Siete Calles”, facendo una dolce sosta alla famosa gelateria “Adelia Ivañez” e immortalando la deliziosa “Fuente del Perro”.
Il secondo giorno a Bilbao lo dedichiamo al Museo Guggenheim, una splendida opera dell’Architetto F. O. Gehry. Sta piovendo ma arrivati nella piazza antistante il museo rimaniamo incantati di fronte alla gigantesca composizione floreale di un cane, denominato Puppy, realizzata nel 1992. La colossale mole dell’edificio del museo (circa 25.000 m²) si staglia contro il cielo in forme sinuose, con storte pareti in vetro e strutture in titano, un capolavoro architettonico che affascina e stupisce anche al suo interno. Passiamo la mattinata visitando le varie esposizioni e dopo aver pranzato nel ristorante del museo decidiamo di andare a vedere il Puente de Vizcaya.
alt   alt
Bilbao - Museo Guggenheim
Bilbao - Puente de Vizcaya
Questo ponte sospeso (lungo 160 metri e alto 50) unisce le due rive del fiume, dal 1983, nei pressi dell’estuario ed è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Una specie di grosso vagone, agganciato ai binari che corrono sulla campata, fa la spola tra le due rive del fiume, trasportando auto e passeggeri. Non ci lasciamo scappare l’occasione e, fatti i biglietti, saliamo anche noi arrivando sulla riva opposta e tornando indietro. All’interno delle torri laterali ci sono ascensori che portano sulla campata dove c’è una passerella panoramica.
Ci svegliamo con la pioggia, ma Giuditta e tutti noi ben presto siamo pronti per metterci in viaggio lungo la costa, tra splendidi paesaggi, per arrivare a COMILLAS, un piccolo elegante borgo che custodisce uno dei capolavori del grande artista A. Gaudì: El Capricho. Quando arriviamo tutti i parcheggi sono pieni e, dopo aver trovato finalmente posto per il camper, lungo una strada un po’ più ampia, ci dirigiamo a piedi verso il centro del paese dove, in una stradina laterale in salita, c’è l’ingresso (a pagamento) al piccolo giardino che circonda l’edificio che, fino a qualche tempo fa, ospitava un ristorante. El Capricho, del XIX secolo, è una splendida costruzione, realizzata con la fusione di materiali diversi quali: mattoni, pietra, girasoli in ceramica, ferro battuto per le ringhiere e tanti colori avvolgenti e variopinti che incantano chi la guarda. Le colonne del portico e la torre cilindrica sembrano disegnare un albero a conferma della genialità dell’artista.
alt   alt
Comillas - El Caprichio
Comillas
Comillas, importante località turistica della Cantabria, vanta una graziosa Plaza Mayor ed altri splendidi edifici tra i quali il Palazzo di Sobrellano e l’Università Pontificia. Dopo aver pranzato in un ristorante del borgo ci rimettiamo in viaggio per giungere a LUARCA, nel Camping Los Cantines, a strapiombo sull’Oceano Atlantico, con prati verdi, fiori, ed ombrosi alberi, veramente bello.
Una magnifica alba sul mare ci dà il buongiorno e dopo colazione lasciamo il campeggio e sostiamo un po’ sul porto di Luarca, veramente carino.
alt   alt
Luarca
Costeggiamo ancora l’Oceano per circa 80 Km e poi ci immergiamo in un paesaggio boschivo e montagnoso in direzione di SANTIAGO DE COMPOSTELA. Durante il viaggio troviamo cartelli che indicano il “Camino de Santiago” e pellegrini a piedi, con zaini in spalla ed un bastone in mano, al quale è appesa una conchiglia, che procedono sui sentieri indicati. All’ora di pranzo siamo al Camping Las Cancelas, ci sistemiamo e mangiamo all’ombra della veranda.
A metà pomeriggio prendiamo il bus n.4, nei pressi del campeggio, ed in 15 minuti siamo in centro di Santiago. La città è capitale della Galizia, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ed è la méta del “Camino de Santiago” che conduce qui pellegrini da tutto il mondo. Scendiamo in Praza de Galicia ed una gentile signora ci accompagna fino in Praza do Toural, indicandoci Rua do Vilàr, una suggestiva via di antiche case su portici, che conduce in Praza das Praterias dove c’è una graziosa fontana ed il lato sud della maestosa Cattedrale. L’edificio occupa un’area di 10.000 m², fu iniziato nel 1075 in stile romanico e, nel 1211, la Cattedrale fu consacrata. Al suo interno sono conservate le reliquie dell’apostolo Giacomo. Oltre alla navata principale (lunga 94 metri) e l’Altare Maggiore, c’è il Portico della Gloria, un capolavoro di scultura romanica, il Chiostro gotico-rinascimentale, la Cripta, la Tribuna che percorre tutta la parte superiore del tempio, le torri del Chiostro e la Torre dell’Orologio.
alt   alt
Santiago de Compostela
La spettacolare Praza do Obradoiro si apre davanti alla Cattedrale che è fronteggiata dal settecentesco Palacio de Rajoy, sede del Governo Regionale. Prima di uscire dalla Chiesa scendiamo una scaletta che conduce ai sotterranei dove è allestita una speciale mostra iconografica: nelle nicchie sono state realizzate immagini di Santi, alte 50 cm. ed in 3D, con semplici ritagli di carta colorata: veramente spettacolare. Tutto il centro storico della città si stringe attorno alla Cattedrale, con suggestive stradine e bei palazzetti in stile barocco.Tornati all’ombra dei portici ci gustiamo un aperitivo prima di far rientro al camping. E’ stata una bella giornata di sole, con sporadiche nuvole che hanno attenuato un po’ il caldo.
La mattina successiva il nostro risveglio, a Santiago de Compostela, è con la pioggia, un forte vento ed anche un po’ freddo!
A questo punto del viaggio siamo entrati in PORTOGALLO ed abbiamo iniziato il nostro tour in questa nazione, il cui diario può essere letto cliccando qui.
Lasciata Evora (Portogallo) rientriamo in Spagna, riportando in avanti di 1 ora le lancette dei nostri orologi. Nel tardo pomeriggio giungiamo a MERIDA nel camping omonimo, fa caldissimo, il termometro sul camper segna 38°. Oggi, 23 luglio, è il compleanno di Stefano, e dopo aver cenato al ristorante del camping lo festeggiamo al camper con dolce e spumante: tanti auguri Baby!
Il caldo ci ha fatto passare una notte in bianco e così ci mettiamo in viaggio di buon mattino ed arriviamo a TOLEDO al Camping El Greco, per l’ora di pranzo. Eravamo stati qui anche l’anno scorso e, passare il pomeriggio in piscina con la bella Toledo davanti a noi è stato come tornare indietro nel tempo. Dopo cena, con un taxi, andiamo in centro a vedere la città di notte.
alt   alt
Toledo – Camping El greco
Toledo
Restiamo al camping anche il giorno successivo in completo relax e sguazzando in piscina, passatempo che rende Stefano veramente euforico e felice. La sera dopo cena un breve temporale, con tuoni, fulmini ed un forte vento, ha rinfrescato un po’ l’aria.
Dopo quasi due giorni di “dolce far niente” stamattina siamo pronti e scalpitanti per avventurarci nella Castiglia-La Mancha, la terra di Don Chisciotte e dei mulini a vento. Immense distese di coltivazioni, tagliate da strade diritte che si srotolano come nastri verso l’orizzonte, ci accompagnano per tutto il viaggio fin quando, in lontananza, allineati sul colle Calderico, vediamo i mulini di CONSUEGRA: sono un vero spettacolo. Le candide sentinelle si ergono nei pressi del Castillo, sede, nel medioevo, dei Cavalieri di San Giovanni, stendendo verso il cielo azzurro le loro pale nere. Dal punto più alto si domina la piana della Mancha, un magnifico caleidoscopio di colori.
 
alt   alt
i mulini di Consuegra
Proseguiamo poi per “El balcòn de la Mancha”, MOTA DEL CUERVO, dove ci sono altri mulini, uno dei quali lo visitiamo all’interno ed apprendiamo dal guardiano che lo stesso viene messo in funzione la prima domenica di ogni mese.
alt   alt
i mulini di Mota del Cuervo
Alle 12,00 arriviamo sul monte San Cristòbal nei pressi del Castello di BELMONTE, una magnifica costruzione del XV secolo, in stile gotico-mudejar. Ha la forma di una stella a sei punte e sull’estremità di ogni punta si erge una torre cilindrica. In questa magnifica fortezza venne girato il famoso film “El Cid” (eroe della letteratura epica spagnola) con C. Heston e Sofia Loren. Lo visitiamo all’interno, agevolati da un ascensore che porta al primo piano, dove possiamo ammirare le sale con splendidi soffitti, le scalinate in legno ed i suggestivi camminamenti, tutti ben illustrati da una audio-guida in italiano.
alt   alt
Castello di Belmonte
Dopo aver pranzato, a metà pomeriggio siamo nel Camping Caravaning di CUENCA, situato a quasi 1.000 metri d’altezza. Forse è a causa dell’altitudine, ma sicuramente anche dalla stupidità e noncuranza delle persone titolari del camping che, ad un certo punto, perdiamo le staffe quando siamo costretti a fare tre viaggi alla Reception, prima di avere le chiavi giuste per accedere al bagno disabili!
Cuenca, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, è una città “sospesa” su un ripido sperone di roccia, i cui fianchi scendono a precipizio nelle gole profonde dei fiumi Júcar e Huécar. Famosa per le casas colgadas (case sospese) e l’imponente Cattedrale ci sarebbe piaciuto poterla visitare ma siamo costretti a rinunciarvi dopo aver provato più volte ad avventurarci, sulle strette strade con il camper, verso il centro storico.
Proseguiamo quindi nel parco naturale della Serranìa de Cuenca, in un paesaggio montuoso ricco di vegetazione ed affascinanti canyon, per arrivare alla CIUDAD ENCANTADA. Questo sito naturale, di 250 ettari, si trova in una gola a quasi 1.500 metri d'altezza ed è caratterizzato da curiose formazioni di roccia scolpite, nel corso dei secoli, dall’azione erosiva del vento, dell’acqua e del gelo, che hanno modellato figure che sembrano umane, oggetti ed animali. Lasciamo Giuditta nell’ampio parcheggio di fronte al ristorante e, fatti i biglietti, entriamo nella “città incantata”. Il giro richiede circa un’ora, ma poco dopo ci rendiamo conto che andare con la carrozzina nei sentieri sterrati non è un’impresa fattibile, e quindi facciamo come di consueto, visitiamo il parco a “turno”.
alt   alt
Ciudad Encantada
Ci rimettiamo poi in viaggio, tra boschi e gole e, percorsi un centinaio di chilometri, arriviamo ad ALBARRACÍN, a 1.200 metri di altezza sul livello del mare. Pranziamo nel parcheggio ai piedi del paese e più tardi, andiamo alla scoperta di questo splendido borgo fortificato, arroccato su uno sperone roccioso, a sinistra del fiume Guadalaviar e che vanta una splendida cinta muraria ed un delizioso nucleo abitato, dichiarato monumento nazionale. Anche qui lo facciamo “a turno” poiché le ripide stradine, che conducono alla Plaza Mayor, fra deliziose abitazioni ornate da balconcini in ferro battuto ed in legno sono impossibili da percorrere con la carrozzina. Le salite sono decisamente irte, ma il borgo è veramente carino e, nel girarlo, troviamo la “Charcuteria Münoz Grein”, una fornitissima salumeria che vende prodotti tipici d’Aragona, dove acquistiamo alcuni salumi e dei formaggi.
alt   alt
Albarracìn
Si sta rannuvolando e quindi ridiscendiamo il borgo ed arrivati al camper, in meno di tre minuti, entriamo nel vicinissimo Camping Albarracìn. Grossi nuvoloni ogni tanto nascondono il sole dandoci un po’ di respiro e finalmente, la sera, arriva un abbondante acquazzone, anche con qualche chicco di grandine, che ripulisce l’aria rinfrescandola e profumandola di un buonissimo odore di pino.
Questa mattina ci mettiamo presto in viaggio verso BARCELLONA ed intorno alle 14,00 siamo nel Camping Barcelona di Matarò, dove passiamo un caldissimo pomeriggio di relax. Decidiamo di rimanere qui un giorno in più per andare a vedere il Park Güell che, in occasione del nostro precedente viaggio, non avevamo potuto visitare.
La mattina seguente andiamo con il bus del campeggio (attrezzato per i disabili e gratuito) alla stazione di Matarò, da dove prendiamo il treno e scendiamo a Plaza de Catalugna. Da lì con un taxi ci facciamo portare all’ingresso del Park Güell, dal 1984 Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il progetto di Güell era quello di creare un Città giardino e lo affidò al grande architetto A. Gaudì. I lavori iniziati nel 1901 furono interrotti nel 1914, poiché delle 62 particelle previste ne furono vendute solo due. Gaudì riuscì comunque ad ultimare i suoi lavori, che sono una delle sue opere architettoniche più suggestive. La famiglia Güell, visto l’insuccesso economico del progetto, nel 1922 cedette il parco al Comune di Barcellona, che è diventato parco comunale con ingresso gratuito.
alt   alt
Barcellona - Park Güell
Entrando dall’ingresso principale si può ammirare uno dei punti più fantastici del recinto: ai lati due fiabeschi edifici (a destra la Casa del Guardia ed a sinistra il padiglione degli uffici amministrativi) fanno ala alla grande Scala che arriva alla Sala Ipostila, le cui colonne reggono il grande piazzale superiore contornato da una magnifica panchina ondulata,decorata da splendidi “collages”, realizzati con resti di azulejos e molti altri materiali. La panchina è uno dei maggiori successi del parco per la sua originale concezione e l’innovativa decorazione.
Due strade laterali si dipartono dalla piazza dell’ingresso, salendo verso il parco, ed istintivamente prendiamo quella a destra, lastricata in cemento ed in graduale salita con ampi tornanti, che ci consente di salire con la sedia a rotelle, anche se con un po’ di fatica, passando dalla Casa-Museo Gaudì, fino ad arrivare alla parte più alta (al Mirador) per poi ridiscendere dalla porte opposta, su una strada più stretta ed in forte pendenza che riconduce all’ingresso principale (questa è la strada che partiva dal basso a sinistra e sarebbe stato veramente impossibile percorrerla con una carrozzina in salita). Il parco è veramente spettacolare ed è gremito di turisti che affollano ogni angolo di questo capolavoro.
 
alt
Barcellona - Park Guell
 
Con il solito sistema di come siamo arrivati la mattina a Barcellona, torniamo al campeggio e ci fermiamo al ristorante per un buon pranzo, ordinando per cena la “Paella” da gustare sotto la veranda.
Partiamo da Matarò abbastanza presto, attraversiamo con brevi soste tutta la Francia del sud e, a metà pomeriggio, arriviamo al Camping Roma di Ventimiglia. Ieri avevamo avvisato telefonicamente la signora Santina del nostro arrivo e lei ci aveva promesso una fantastica cena a base di pesce. La sera siamo quindi al ristorante a gustarci i deliziosi spaghetti allo scoglio ed un abbondante fritto misto, il tutto innaffiato da un ottimo vino bianco: una vera goduria, provare per credere !
Il nostro viaggio in Spagna, effettuato per andare in Portogallo (vedi diario a parte) finisce oggi, con il ritorno a casa e la tristezza del nostro Stefano, che odia i rientri ed ama solo le partenze. La Spagna, per la seconda volta, ci ha conquistato con le sue bellezze naturali, paesaggistiche ed architettoniche delle grandi città e dei piccoli borghi e ci ha stupito ed incantato con i birilli di roccia, i mulini a vento, gli antichi castelli ed i capolavori di A.Gaudì.
Puoi vedere tutte le foto del viaggio cliccando qui.
 
INFORMAZIONI UTILI
NOTE: E’ stato un itinerario veramente interessante ed affascinante, che in condizioni “normali” sarebbero stati necessari più giorni per farlo, magari inserendo altri luoghi che abbiamo tralasciato a priori durante il nostro tragitto. I chilometri percorsi sono stati circa 6.000 compresi quelli in Portogallo.
  • VENTIMIGLIA: sosta nel tranquillo Camping Roma - di Lorenzi Giancarlo, Via Freccero, 9 tel. 0184.239007 – www.campingroma.it; tale campeggio dispone di un comodissimo bagno per disabili con doccia e di un ottimo Ristorante-Bar; coordinate GPS: N.43°47.624’ – E.007°36.121’.
  • MATARO (Barcellona): sosta nell’ormai collaudato Camping Barcelona (costa di Barcellona) in Carrettera N.II, alle coordinate GPS: N.41°33.056’ – E.002°28.920’. La struttura offre tutti i giorni un servizio esclusivo di pullman da e per il centro di Barcellona e da quest’anno, un nuovissimo bus del campeggio, adatto anche ai disabili in carrozzella, funge da navetta da e per la stazione ferroviaria di Matarò. Per maggiori dettagli consultare il sito del campeggio: www.campingbarcelona.com. Non tutti i treni (R1) da Matarò a Barcellona e viceversa sono accessibili ai disabili in carrozzina, poiché alcuni di essi presentano un paio di scalini e quindi “forza delle braccia” se non si vuole attendere quello idoneo!
  • ALQUÉZAR: trattasi di un borgo medievale molto interessante, ma non agibile per i disabili in carrozzina; punto sosta alle coordinate GPS: N.42°10.250’ – E.000°01.367’.
  • CASTELLO DI LOARRE: parcheggio panoramico (parco giochi) alle coordinate GPS: N.42°18.838’ – W.000°37.23’; punto sosta del castello alle coordinate N.42°19.666’ – W.000°36.608’.
  • RIGLOS: punto sosta nel piazzale all’ingresso del paese alle coordinate GPS: N.42°20.717’ – W.000°43.553’.
  • AGÜERO: sosta per la notte nel Camping Peñasola in Ctra. Agüero, www.campingaguero.es, dispone del bagno per disabili, ma è collocato fuori dalla sbarra del campeggio e dopo aver fatto una ripida salita! Non presenti camper service e WC chimico; coordinate GPS: N.42°21.318’ – W.000°47.823’.
  • GORLIZ – BILBAO: soggiorno presso il Camping Gorliz - Arrien in Uresarantze Bidea,15 bis www.campinggorliz.com, coordinate GPS: N.43°25.033’ – w.002°56.226’; bagno per disabili con doccia nella parte superiore della struttura e quindi, per chi ha necessità, è consigliabile farsi assegnare la piazzola nella parte alta. Anche da qui è vicina la fermata del bus (con pedana) che porta alla stazione della metro e da dove si raggiunge comodamente il centro di Bilbao.
  • COMILLAS: punto sosta nel grande parcheggio alle coordinate GPS (rilevate da Vivicamper): N.43°23.240’ – W.004°17.228’.
  • LUARCA:sosta per la notte nel Camping Los Cantiles (panoramico sull’Oceano Atlantico, davvero splendido) alle coordinate GPS: N.43°32.927’ – W.006°31.455’; www.campingloscantiles.com;
  • SANTIAGO DE COMPOSTELA: soggiorno presso il Camping As Cancelas in Rua do 25 de Xullo, 35, per accedere alla struttura c’è da fare una ripida salita! coordinate GPS: N.42°53.355’ – W.008°31.458’; www.campingascancelas.com; la fermata del Bus Linea 4 (sprovvisto di pedana) che conduce in centro città è proprio vicino al campeggio.
  • TOLEDO: soggiorno presso il collaudato Camping El Greco in Ctra. CM-4000; coordinate GPS: N.39°51.740’ – W.004°02.832’, maggiori dettagli su www.campingelgreco.es/. Mezzi pubblici per il centro città poco fuori dalla struttura, mentre un bus turistico arriva proprio davanti al parcheggio del campeggio.
  • CONSUEGRA: per i mulini, continuare a salire in camper fino a raggiungere il parcheggio superiore (dove finisce la strada asfaltata) alle coordinate GPS rilevate da Vivicamper: N.39°26.935’ – W.003°36.405.
  • MOTA DEL CUERVO: parcheggio proprio davanti a mulini alle coordinate GPS: N.39°30.347’ – W.002°51.763’.
  • CASTELLO DI BELMONTE: punto sosta innanzi al castello alle coordinate GPS: N.39°33.471’ – W.002°41.767’.
  • CUENCA: sosta per la notte nel Camping Caravaning Cuenca, Ctra. Ciudad Encantada Km.8, alle coordinate GPS: N.40°07.595’ – W.002°08.387’; camper service prima di entrare nella struttura sulla destra del piazzale sterrato.
  • CIUDAD ENCANTADA: ampio parcheggio davanti all’ingresso alle coordinate GPS: N.40°12.383’ – W.002°00.292’; non accessibile ai disabili in carrozzina.
  • ALBARRACIN: borgo non adatto ai disabili su sedia a rotelle. Punto sosta nell’ampio parcheggio centrale alle coordinate GPS: N.40°24.475’ – W.001°26.344’; vige il divieto per la notte e non è utilizzabile il mercoledì mattina per mercato settimanale; per la notte Camping Ciudad de Albarracìn alle coordinate GPS: N.40°24.697’ – W.001°25.649’; non dispone (per il momento) del bagno e doccia per disabili! http://www.campingalbarracin.com/
SUPPORTI DI VIAGGIO: Guida Estero Spagna di Vivicamper ed al riguardo vogliamo rinvolgere un sentito ringraziamento agli autori di questa opera veramente straordinaria: Irene e Salvatore Braccialarghe, che ci hanno guidato con semplicità e competenza per tutto il percorso spagnolo. Per chi volesse visitare questo splendido Paese, si consiglia di consultare tutto l’itinerario eseguito dagli autori della guida suddetta (noi ne abbiamo fatto una piccola parte e riadattato secondo le nostre esigenze). Per informazioni su questa guida ed altri specifici manuali consultare il sito www.vivicamper.it – Email: vivicamper@tin.itinfo@vivicamper.it. Con noi, inoltre, l’immancabile cartina stradale Spagna/Portogallo del Touring Club Italiano; la “Guida Internazionale dei Campeggi ACSI”; le guide “Spagna del Nord” e “Spagna del Sud” del TCI; la Guida Camper Europa 2012 ed il nostro navigatore Garmin.