Arquà Petrarca è un delizioso borgo in provincia di Padova, immerso nel verde del Parco Regionale dei Colli Euganei, il quale ha conservato intatta la struttura medievale. Gli interventi effettuati, finalizzati alla conservazione del patrimonio storico e naturalistico, hanno consentito a questa cittadina di essere ammessa nel Club dei Borghi più belli d’Italia e di ricevere la Bandiera Arancione del Touring Club.

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Dicembre 2013

 

Il borgo è situato ad una altezza di 80 m s.l.m.; abitato fin dai tempi dei romani, acquistò importanza dopo che Francesco Petrarca, sommo poeta della lingua italiana, decise di trascorrere qui gli ultimi anni della sua vita (1370-74). Il suo “buen ritiro”, immerso nella quiete serena di vasti boschi e circondato da vigneti, oliveti ed alberi di mandorlo.

Veduta di Arquà Petrarca

 

Partendo dal vasto parcheggio situato ai piedi del paese, seguendo le tortuose rampe in acciottolato o i camminamenti pedonali, si incontrano le prime case in pietra, i vecchi lavatoi e gli abbeveratoi fino a giungere alla Fontana del Petrarca. A questa fonte il Poeta veniva ad attingere l’acqua e, probabilmente, vi fece eseguire anche dei lavori di restauro. Sulla pietra dell’arco frontale della fontana vi è incisa una frase in latino, che tradotta dice: Un nume abita in questa fonte, o straniero, venera quest’acqua, bevendo la quale il Petrarca poté cantare versi divini.
Lavatoi ed abbeveratoi Fontana del Petrarca
 
Proseguendo la salita verso la parte bassa del borgo si giunge sul sagrato della parrocchiale, la Chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta. L’edificio risale ai primi anni dell’anno 1000, ha un’unica navata ed un tetto a travatura a vista. Alle pareti si possono ammirare i resti di alcuni affreschi di scuola veneto-bizantina, un polittico trecentesco ed una pala di Palma il Giovane. E’ in questa chiesa che si tenne il funerale del Petrarca e la sua tomba è situata nel mezzo del sagrato: un’arca di marmo rosso di Verona, eretta sei anni dopo la morte del Poeta.
Tomba del Petrarca Chiesa Santa Maria Assunta
 
Lasciando l’affascinante Piazza Petrarca, sulla quale si affacciano antiche Ville Venete, si continua a salire lungo Via Roma, fino a giungere nel cuore dell’abitato: il Borgo alto. Qui si può ammirare il bellissimo scorcio dell’Oratorio della S.S. Trinità con l’affascinante Loggia dei Vicari. L’intero complesso è costituito da vari edifici ed è di origine duecentesca.

La Chiesa ha una struttura di impianto romanico ad una sola navata, con travature scoperte e tetto a capanna. Al suo interno ci sono resti di antichi affreschi, lastre tombali ed una tela di Palma il Giovane. Il campanile, con una mirabile opera di restauro, è stato riportato alla forma originale ricavata da stampe seicentesche. La Loggia è a ridosso dell’Oratorio ed è decorata con gli stemmi dei nobili Rettori padovani che amministravano la città per conto della Repubblica di Venezia. Anticamente, in questo luogo, vi si tenevano riunioni per la discussione dei problemi tra i capifamiglia ed i Vicari.

Oratorio della S.S. Trinità Loggia dei Vicari
 
Da dietro la Chiesa, una lunga scalinata in pietra conduce sull’altura Monte Castello, dove c’era l’antico “castrum”, l’originale nucleo medievale da cui si è sviluppato il borgo di Arquà. Del vecchio castello non è rimasta alcuna traccia ed al suo posto, in mezzo a verdi giardini, si ergono: un Monumento ai Caduti delle due guerre mondiali ed un alto pennone per l’alzabandiera, posto dal Gruppo degli Alpini.
Monte Castello
 
Tornati in Piazza San Marco, si imbocca Via Valleselle e, percorrendola, ben presto si trova la Casa del Petrarca. Il Poeta provvide personalmente al restauro di questa abitazione duecentesca, adeguandola alle sue esigenze familiari, dotandola di un bel giardino sul davanti e di un orto sul retro, dove trascorreva molto tempo occupandosi delle coltivazioni e delle piante. La scala esterna e la loggetta, che consentono l’accesso al piano superiore, e gli affreschi interni sono opere effettuate a metà del cinquecento. La visita alle stanze del primo piano è un emozionante viaggio nella vita e nelle opere del Petrarca, dove i disegni, le incisioni e gli oggetti legati alla casa ed al suo mito evocano tutta la grandezza del Poeta. Al piano terra c’è una mostra fotografica che ripercorre gli itinerari ed i soggiorni di Francesco Petrarca nel Veneto.
Casa di Francesco Petrarca
 
E’ inevitabile andare in brodo di giuggiole visitando questo particolarissimo borgo, circondato da un ambiente naturale suggestivo ed immerso in una pace e serenità che deliziano lo spirito.

Ad Arquà Petrarca però “andare in brodo di giuggiole” non è solo un’espressione per indicare un’estasi paradisiaca, una gioia intensa una felicità dolcissima, poiché qui si può bere ed assaporare un antico e delizioso nettare che provoca simili emozioni: Il Brodo di Giuggiole, un liquore dolce e vellutato, di un lucente color topazio, che accarezza il palato con accattivanti aromi e profumi, ed abbinato alla cioccolata è una vera delizia.

Giuggiolo “Brodo di Giuggiole”
 
In molti giardini delle abitazioni del paese si possono vedere i giuggioli (alberi di origine siriana, importati dai romani) con rami contorti e spinosi, i quali producono le giuggiole, frutti a forma di oliva, con la buccia rossiccia e la polpa giallastra. La dolcezza del loro sapore aumenta con la maturazione ed il periodo di raccolta delle giuggiole va da settembre ad ottobre. Questi frutti, appartenenti da sempre alla tradizione contadina della zona dei Colli Euganei del Veneto, oltre ad essere consumati al naturale, sono utilizzati anche per preparare marmellate, sciroppi, confetture e dolci. La giuggiola, ad Arquà Petrarca, è regina tanto che, ogni anno, le è dedicata una Festa la quale si svolge nei primi due finesettimana di Ottobre.

Questo borgo, oltre ad affascinarti con la sua bellezza, la sua storia e la sua poesia ti prende inevitabilmente anche per la gola, perché il suo Brodo di Giuggiole è veramente unico e speciale!

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INFORMAZIONI UTILI


Ad Arquà Petrarca PS camper a pagamento nel Parcheggio Valli (illuminato, servizi igienici e fontana dell’acqua), in prossimità del centro storico sul lato Est, alle coordinate GPS: N45.26839°, E011.72001° (sono presenti alcuni stalli riservati ai disabili). Da qui parte un percorso pedonale pavimentato in trachite che conduce in Piazza Petrarca, ma volendo fare il nostro medesimo percorso, si consiglia d’imboccare direttamente la Via Fontana dal parcheggio e magari al ritorno servirsi di tale camminamento per giungere al parcheggio. Per i disabili con problemi di deambulazione ed i loro accompagnatori, se spingono una sedia a rotelle, come nel nostro caso, può essere davvero faticoso girare per questo splendido borgo, essendo tutto in salita! Tuttavia noi non ci abbiamo rinunciato e quindi lo abbiamo visitato a turno, come facciamo di solito in questi casi, e n’è valsa veramente la pena! 
Per maggiori informazioni consultare il sito web del Comune di Arquà Petrarca.