L’inverno rigido e piovoso di quest’anno ci ha convinto ad abbandonare il freddo della Toscana per andare al sole di SICILIA. Non abbiamo mai visitato la grande isola del mediterraneo e quindi siamo molto eccitati ed incuriositi.

L'equipaggio è quello di sempre, ma per chi non ci conosce può cliccare qui.

Prima di iniziare la descrizione del viaggio, vogliamo ringraziare a tal proposito il Consigliere della Federazione Nazionale A.C.T. ITALIA, nonchè Presidente del Club Plein Air BdS, Maurizio Karra, per le sue preziose informazioni.

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Sicilia - il nostro itinerario

24 dicembre 2009

Partiamo intorno alle 6:00 del mattino prendendo l’autostrada A1 a Calenzano (FI) direzione Sud; il traffico è scorrevole per tutto il viaggio, anche sull’”autostrada” SA-RC, disseminata di buche e di cantieri aperti per la gran parte del tragitto. Viaggiamo per 12 ore, comprese le soste, ed alle 18:15 arriviamo a Villa San Giovanni (RC) dove facciamo i biglietti andata e ritorno (€ 67,50) e ci imbarchiamo sul traghetto “Caronte”. Dopo 20 minuti di traversata sbarchiamo a MESSINA e ci troviamo immersi nel traffico caotico della vigilia di Natale. Finalmente, un po’ a fatica, arriviamo all’AA a pagamento (€ 10) di Via Catania, 108 e la titolare, una signora gentilissima, ci fa sistemare per la notte. Dopo pochi minuti torna da noi con due piatti contenenti fette di salame e melanzane fatte da loro e ce li offre. L’area è denominata “Camper Club Oasi” di Santina e Giovanni Calabrò e vi si accede dal sottopassaggio del palazzo; tel. 090693494 – 3356654630.
 
25 dicembre 2009

Abbiamo passato una notte tranquilla e ci svegliamo in una mattina di sole ed una temperatura primaverile. La signora Santina ci dà il buongiorno, regalandoci un enorme mazzo di splendida mimosa e c’invita a raccogliere arance e mandarini dagli alberi che sono nel suo rimessaggio. Lo facciamo felici, inebriandoci del profumo e della dolcezza dei frutti appena colti. Non ci aspettavamo un simile benvenuto e siamo piacevolmente impressionati. La signora Santina, prima di salutarci, ci consiglia di fare una sosta alla Pasticceria “Terranova” dove vendono degli ottimi cannoli alla siciliana. Naturalmente ci fermiamo per acquistare i classici dolci siciliani e poi imbocchiamo la A20 in direzione della nostra prima meta: CEFALU’. Per tutto il viaggio costeggiamo il mare, che ha uno splendido colore blu-verde e possiamo vedere al largo le isole delle Eolie: Vulcano, Lipari e, in lontananza, Salina.
Giunti a Cefalù lasciamo il camper nel parcheggio a pagamento adiacente la Stazione, molto vicino al centro storico, raggiungibile a piedi. Questo incantevole paese, situato sul mare e sotto un’enorme roccia, è inserito fra “I Borghi più Belli d’Italia”. Noi scopriamo il suo fascino percorrendo le antiche stradine fino a giungere all’imponente Cattedrale, eretta dal Re normanno Ruggero II dal 1131 al 1240. I massicci torrioni squadrati, che serrano la facciata, gli danno un aspetto severo che si addolcisce nel caldo colore dorato della pietra. All’interno una grande immagine di Cristo è contornata da preziosi mosaici su fondo oro.
E’ ora di pranzo ed entriamo nel Ristorante “Lo Scoglio Ubriaco”, ubicato sul mare, dove gustiamo fette di pesce spada alla griglia e la caponata di melanzane: tutto buonissimo.
Continuando il nostro giro visitiamo il Lavatoio medievale, scendendo un’ampia scala di pietra lavica. Il Lavatoio, interamente scavato nella roccia (usato fino a pochi anni fa) è la foce del fiume Cefalino che nasce sulle montagne a 1000 metri d’altezza ed arriva a Cefalù dopo un percorso sotterraneo di 12 Km. Usciamo dal borgo e ripresa “Giuditta” sostiamo sul lungomare per ammirare ancora Cefalù e gustarci i cannoli siciliani acquistati la mattina.

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Cefalù – Duomo Monreale - Chiostro

Riprendiamo il viaggio fino a giungere a MONREALE parcheggiando in Piazza Duomo, dopo aver ricevuto il “benestare” della Polizia Municipale preventivamente contattata. Per gli amici camperisti, privi di disabili a bordo, si consigliano i PS evidenziati su questo sito. La cittadina è posta sulle pendici di un monte che domina la Conca d’Oro ed è universalmente nota per il suo magnifico Duomo normanno del 1174, un vero gioiello del patrimonio artistico italiano. L’interno è rivestito, quasi interamente, da colorati e splendidi mosaici su fondo oro (6340 metri quadri) ai quali hanno lavorato 1400 uomini per 14 anni. Annesso al Duomo un bellissimo Chiostro quadrato di 47 metri per lato, contornato da colonnine binate, tutte con ornamenti diversi le une dalle altre, con intagli ad arabesco e mosaici. Il sole è tramontato e per la gioia di Stefano facciamo sosta in un bar per l’aperitivo.
Nella serata giungiamo a SEGESTA dove troviamo il parcheggio segnalato chiuso. Ci spostiamo nella vicina Calatafimi-Segesta e sostiamo per la notte nel parcheggio (un po’ in pendenza) asfaltato ed illuminato subito fuori il paese.
 
26 dicembre 2009

Alle 9 siamo alla biglietteria di Segesta dove ci informano che un bus-navetta a pagamento (ogni 30 minuti) porta fino all’anfiteatro, ma non è accessibile a persone su sedia a rotelle. Fatti i biglietti d’ingresso ci consentono di andare al sito archeologico con il nostro camper. Il Teatro, del III sec. a.c., sorge sul Monte Barbaro e, nonostante il soffiare di un forte vento freddo che ci fa rabbrividire, lo spettacolo che ci appare, arrivati sul luogo, ci riempie di emozione. Il paesaggio di fronte all’Anfiteatro è di una bellezza struggente.
Con il camper torniamo al parcheggio della biglietteria e percorrendo una salita a gradoni, ornata da grandi agave, Egidia e Luisa arrivano ai piedi del magico Tempio Dorico. L’antica costruzione, risalente al 430 a.c., sorge su una collina verde desertica, dominando il paesaggio con la sua maestosa ed affascinante bellezza.
 
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Segesta – Anfiteatro Erice - Porta Trapani

Ci rimettiamo in viaggio, percorrendo una quindicina di chilometri di strada a tornanti fino a giungere ad ERICE. Questo piccolo gioiello medievale è arroccato sul monte omonimo a 751 metri s.l.m. e parcheggiamo nei pressi di Porta Trapani (cfr PS su questo sito). Sfidando il forte vento, ci incamminiamo lungo la via principale, tutta in salita, fino a giungere in Piazza Umberto I. Lo sforzo di Pietro è quasi titanico, le strade acciottolate non agevolano il percorso. In una via laterale troviamo l’antico Ristorante “La Pentolaccia” dove entriamo, dopo aver scalato con la carrozzina una diecina di gradini, con l’aiuto di due camerieri. Finalmente al riparo dal vento, ci sediamo a tavola per gustare il cous-cous al pesce (piatto tipico del locale) e la caponata di melanzane, veramente ottima. Erice purtroppo non è agevole per noi da visitare e così decidiamo di ripartire. Percorrendo la via principale ci fermiamo in una fornitissima pasticceria dove acquistiamo dolcetti alla pasta di mandorle e poco oltre, in un altro negozio, una bottiglia di zibibbo ed alcune specialità siciliane. Arrivati al camper, nel giro di pochi minuti, ci troviamo immersi nella nebbia che si sta abbassando velocemente su Erice.
Partiamo subito e ridisceso il monte, possiamo vedere dal basso il borgo completamente nascosto da una grande nuvola scura.

Sulla strada che da Trapani va verso Marsala il paesaggio è dominato dai mulini a vento, utilizzati per la “cultura del sale” e dalle saline. Lo spettacolo è veramente affascinante: ampi specchi d’acqua, suddivisi da sottili strisce di terra ed il susseguirsi di piccoli cumuli bianchissimi di sale, alcuni ricoperti da tegole colorate, danno al paesaggio un incanto particolare. Visitiamo il Museo del sale di NUBIA allestito in una vecchia Casa Salaria di circa 300 anni fa. All’interno attrezzi, pannelli ed antiche foto che illustrano le fasi della lavorazione, estrazione e raccolta del sale.
Da qui le isole Egadi sono vicinissime, ma non possiamo godere del paesaggio in quanto il vento continua a soffiare e sta iniziando a piovere.

Ripartiamo per MARSALA e raggiungiamo l’area attrezzata “Albana Nautica” (ex “Laguna Blu”), che ci viene aperta dal custode contattato telefonicamente al n.3387676182 (si trova lungo la litoranea dello Stagnone; coordinate GPS: N.3750792 – E.1227922).
 
27 dicembre 2009

Ha continuato a piovere tutta la notte ed anche il nostro risveglio è bagnato. Facciamo colazione ed andiamo in Marsala per acquistare bottiglie di Marsala Florio e di Zibibbo Pellegrino. Dopo aver fatto un po’ di spesa in un supermercato, partiamo verso AGRIGENTO. La pioggia ci accompagna per tutto il viaggio e, a mezz’ora dalla città, ci fermiamo per il pranzo. Dopo il caffè raggiungiamo il camping “Valle dei Templi”, con bagni e docce per disabili, in Viale Emporium, 192 - San Leone – Agrigento; tel. 092411115; www.campingvalledeitempli.com. Mentre ci sistemiamo un forte vento allontana le nuvole e finalmente smette di piovere. Ceniamo al “Leon d’Oro”, ristorante di fronte al campeggio, con antipasti siciliani ed una buona pizza.
 
28 dicembre 2009

Durante la notte il vento ha continuato a soffiare con forza ed alcuni cani hanno abbaiato a lungo! Comunque il nostro risveglio è rallegrato da una bella giornata di sole. Percorrendo la SS15 si può avere una splendida veduta d’insieme della città di Agrigento dominante sulla famosa Valle dei Templi. Percorriamo la strada panoramica per entrare poi nel sito archeologico. Egidia e Luisa visitano l’area orientale percorrendo la Via Sacra dove si ergono i Templi di Giunone, della Concordia e di Ercole. Gli antichi edifici risalgono al VI-V Secolo a.c. e l’intera valle, di una bellezza unica, è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
 
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Agrigento – Valle dei Templi Villa Romana del Casale - Mosaici

Verso mezzogiorno partiamo per PIAZZA ARMERINA, ma dopo pochi chilometri, a causa di una deviazione per lavori, ci troviamo costretti ad attraversare Favara, a dar “retta” al navigatore satellitare. (Sconsigliamo gli amici camperisti dal fare questa esperienza, ma per coloro che amano il brivido e vogliono provare, diciamo solo: attenti agli spigoli del camper!). Quando finalmente riprendiamo la statale, il nostro viaggio prosegue in un paesaggio che ci lascia senza parole: è talmente bello che non riusciamo a trovare le espressioni giuste per spiegare quello che ammiriamo.
Dopo una breve sosta per il pranzo, entriamo in Piazza Armerina ed anche qui non è consigliabile avventurarsi con il camper, se non volete provare brividi lungo la schiena. Come detto all’inizio, Stefano è su una sedia a rotelle e quindi, quando è possibile, cerchiamo sempre di fermarci non distanti da dove vogliamo andare. Se invece c’è modo e possibilità di prendere un mezzo pubblico (per Stefano è sempre una gioia) lasciamo volentieri il camper lontano e certamente dove non crea fastidio e/o intralcio. In questo caso avevamo in programma di visitare Piazza Garibaldi ed il Duomo, ma vista l’impossibilità di un idoneo parcheggio per il nostro mezzo, preferiamo rinunciarci!
Quando finalmente usciamo dalla cittadina raggiungiamo, dopo 6 Km, la VILLA ROMANA DEL CASALE. Sono circa le 16:00 e stanno per chiudere l’ingresso; riusciamo però a fare i biglietti ed entriamo nel complesso archeologico. E’ una Villa di età imperiale considerata la più importante testimonianza della civiltà romana in Sicilia e la datazione appartiene al III-IV secolo. Il grande edificio fu sepolto dal fango di un’alluvione nel 1161 ed è stato riscoperto solo agli inizi del ‘900. I diversi ed ampi ambienti sono tutti decorati con splendidi mosaici pavimentali (3500 metri quadrati). La varietà dei soggetti e la molteplicità dei colori sono un prezioso documento sui costumi dell’epoca e l’Unesco ha dichiarato il sito Patrimonio dell’Umanità.
Per la notte sostiamo nel tranquillo parcheggio di VILLA CAMMARATA che dista solo pochi chilometri.
 
29 dicembre 2009

Il Museo “E. Cammarata” è all’interno di una bella e antica Villa settecentesca considerata bene di valore storico. Nelle varie sale sono esposti collezioni di oggetti rari, riguardanti tutte le culture che hanno avuto a che fare con la Sicilia. Mobili del periodo rinascimentale e neoclassico di metà ‘800, resti di sculture di epoca romana, antichi orologi, collezioni di minerali, conchiglie e pietre dure ed ancora maioliche risalenti al medioevo, oggetti di arte orientale, dipinti e raffinati intarsi. In sintesi una splendida collezione da vedere.
 
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Piazza Armerina - Villa Cammarata Caltagirone - Scala Santa Maria del Monte

Terminata la visita ci rimettiamo in viaggio e lungo la strada possiamo vedere immense piantagioni di fichi d’india. Nei pressi di una di queste ci fermiamo, avendo notato un furgone aperto con esposte cassette pieni di fichi. Il proprietario ci spiega che la piantagione è sua e nel frattempo con un coltellino apre alcuni frutti e ce li fa assaggiare: sono dolcissimi e profumati. Ne acquistiamo una cassetta e ripartiamo per CALTAGIRONE dove parcheggiamo nel PS “San Giovanni” (funzionante solo la fontanella) lungo la circonvallazione di ponente, vicino al centro storico.
La città è situata a 608 metri s.l.m. ed è nota nel mondo per la lavorazione delle ceramiche artistiche. Lungo le strade ci sono tantissime botteghe e laboratori artigiani colmi di oggetti in terracotta coloratissimi. Quando giungiamo ai piedi della Scala di Santa Maria del Monte rimaniamo affascinati dalla sua straordinaria bellezza. I 142 gradini sono tutti ornati da piastrelle, realizzate a mano, in maiolica colorata ed ogni alzata è diversa dalle altre, un vero capolavoro artistico. In maggio la Scala è lo scenario dell’Infiorata ed in luglio, nelle notti di San Giacomo, si tinge di magia con migliaia di lumini, in colori diversi, che formano motivi decorativi. Visitiamo diversi presepi animati, con statuine in ceramica di mirabile fattura e bellezza. Dopo aver mangiato dei panini, continuiamo la nostra visita fino a giungere al lungo Ponte di San Francesco, ornato di piastrelle in ceramica.
Nel pomeriggio arriviamo a RAGUSA dove sostiamo per la notte nel parcheggio “Tabuna”, dietro la Questura (posto tranquillo, su asfalto e completamente illuminato; coordinate GPS: N. 3654853 – E. 01443646).
 
30 dicembre 2009

Dopo colazione andiamo a RAGUSA IBLA e lasciamo “Giuditta” nel parcheggio adiacente Corso Don Minzoni (più avanti c’è un altro parcheggio in forte pendenza, dove alcuni camper hanno passato la notte).
Ibla, centro storico della città di Ragusa, è la zona più antica, ricostruita dopo il terremoto del 1693, ha un aspetto decisamente barocco. L’assetto viario, con i suoi stretti vicoli e le scalinate, ha mantenuto intatto il vecchio impianto medievale. Visitata la Chiesa Anime del Purgatorio proseguiamo per Via del Mercato, molto più agevole per noi, fino a giungere in Piazza Duomo. La Cattedrale, dedicata a San Giorgio, si erge in cima ad una scala monumentale. Proseguendo per Corso IIV Aprile arriviamo in Piazza Pola, dove è situata la Chiesa di San Francesco e, accanto, il “Commissariato di Polizia” (in realtà sede di uffici comunali) reso famoso dal serial televisivo il “Commissario Montalbano”.
Tornando in Piazza Duomo vediamo un trenino turistico pronto a partire. Per la gioia di Stefano saliamo tutti e facciamo un bel giro di 35 minuti che ci consente di vedere alcune parti della città ancora non visitate ed anche il territorio fuori le mura, caratterizzato da masserie sparse per la campagna e splendidi muretti a secco.
Per il pranzo andiamo a MARINA DI RAGUSA sostando lungo il mare; c’è un bel sole ma è ancora una giornata ventosa. Riprendiamo il viaggio, seguendo la litoranea fino a Pozzallo, con da una parte il mare e dall’altra grandi piantagioni di agrumi.
Nel tardo pomeriggio arriviamo a NOTO e ci sistemiamo nell’area di sosta attrezzata “Noto Parking” (in contrada Faldino),fra alberi carichi di limoni e mandarini. L’area, tra le altre cose, offre: carico d’acqua potabile, scarico acque grigie/nere, docce (anche una con acqua calda, ma scomoda per i disabili), lavatoi, servizi igienici, allacciamento elettrico ed i proprietari sono disponibili ed accoglienti; per informazioni tel. 3288065260 – 3209778979 coordinate GPS: N. 3688356 E. 01508498. L’area fornisce anche un servizio gratuito di navetta: un pulmino che fa la spola tra il centro e l’area ogni ora (non è attrezzato per disabili su carrozzina, ma noi gliel’abbiamo fatta con la “forza delle braccia”). Naturalmente ne approfittiamo subito e la vista di Noto di notte, tutta illuminata, ci abbaglia con la sua dorata bellezza. Camminiamo lungo la strada principale avendo la sensazione di trovarci in una magica favola. Per l’ora di cena torniamo al camper con il solito pulmino che è venuto a riprenderci dove ci aveva lasciati.
 
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Ragusa Ibla – Duomo Noto – Palazzo Ducezio 

31 dicembre 2009

Pensavamo di passare una notte tranquilla tra gli alberi, ma alcuni cani hanno abbaiato quasi tutta la notte, svegliandoci spesso.
Appena fatta colazione, saliamo sul pulmino ed in pochi minuti siamo nei pressi di Porta Reale, maestoso ingresso al centro storico di Noto. La città è stata definita “Perla del Barocco” e dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Ricostruita dopo la distruzione di Noto Antica, a seguito del devastante terremoto dell’11 gennaio 1963, la Noto di oggi è il trionfo del barocco siciliano. La pietra utilizzata per la costruzione dei monumentali edifici, proveniente dalle cave dei vicini Monte Iblei, con il suo caldo colore dorato la rende magica e bellissima a qualsiasi ora del giorno, al tramonto ed alla soffusa illuminazione della notte. Su Corso V. Emanuele III si ergono i maggiori edifici civili e religiosi: la Chiesa di San Francesco, preceduta da un’ampia scalinata, con l’annesso convento. Poco oltre la Basilica del SS. Salvatore con ampio sagrato ed il Monastero, oggi sede della Galleria d’arte contemporanea, fronteggiano la Chiesa di S. Chiara.
Lo spazio centrale della città si apre in Piazza Municipio: da un lato il Duomo si erge in cima ad una imponente scalinata a tre rampe e di fronte il Palazzo Ducezio, sede del Municipio, dove visitiamo la Sala degli Specchi, splendido salone di rappresentanza ricco di stucchi ed ori.
Proseguendo incontriamo la Chiesa di S. Bartolomeo, con annesso Collegio dei Gesuiti, di fronte alla quale si snoda Via Nicolaci o “Salita del Principe” con l’omonimo palazzo decorato con superbi balconi barocchi. In prospettiva la via è chiusa dalla monumentale facciata della Chiesa di Montevergine. Ogni anno, in questa strada, la terza domenica di maggio, vi si svolge l’Infiorata, considerata la più bella manifestazione dell’intera isola.
Proseguendo arriviamo in Piazza XVI Maggio dove sorge il Teatro V. Emanuele nel quale si svolgono concerti e l’annuale stagione teatrale; di fronte la Villetta d’Ercole con al centro una bella fontana. Da qui ripercorriamo il Corso a ritroso e ci fermiamo in una splendida pasticceria per acquistare dolcetti a base di pasta di mandorle. Possiamo ancora ammirare la bellezza di questa città e siamo certi che rimarrà a lungo nei nostri ricordi. Tornati al camper prepariamo il nostro cenone di fine anno a base di zampone, lenticchie, vino rosso siciliano, panettone e spumante.
 
1° gennaio 2010

E’ stata una nottata di luna piena con cani che hanno abbaiato a lungo, mentre i botti ed i fuochi artificiali si sono protratti quasi fino all’alba.
Subito dopo colazione partiamo per SIRACUSA ed arrivati sull’isola di ORTIGIA, lasciamo “Giuditta” nel parcheggio di Porta Marina (non è consigliabile ai mezzi ingombranti). L’isolotto, centro storico della città, collegato alla terraferma da ponti, è sempre stato uno dei luoghi-simbolo più appassionanti della Sicilia. Percorriamo il perimetro esterno seguendo lo splendido lungomare fino a giungere alla Fonte Aretusa. E’ una fonte di acqua dolce, proveniente da una grotta, dove cresce rigoglioso il papiro, la cui lavorazione è una antica tradizione dell’isola.
Passiamo dalla punta estrema, protesa sul mare, dove spicca la mole del Castello Maniace del XIII secolo. Entriamo poi nel dedalo di piccole stradine che ci conducono fino in Piazza Duomo: quello che ci appare davanti agli occhi è una visione spettacolare. Tutto intorno è un susseguirsi di imponenti palazzi in stile barocco sui quali troneggia la Cattedrale, anticamente Tempio di Athena (del V secolo a.c.). Il Duomo è una vera magnificenza architettonica, sia esterna che interna.
Continuando il nostro giro arriviamo in Piazza Archimede dove al centro domina la Fontana di Artemide. In Piazza Pancali possiamo ammirare i ruderi, risalenti al VI secolo a.c., del Tempio di Apollo.
Ripresa “Giuditta” entriamo in Siracusa e parcheggiamo nei pressi del Santuario della Madonna delle Lacrime. L’immensa costruzione a forma di cono, alta 60 Mt. è un edificio recente, sorto sul luogo dove nel 1953 si sarebbe svolto il “Miracolo della Lacrimazione” di un’immagine della Madonna.
Raggiungiamo poi il Parco Archeologico della Neapolis ricco di resti degli edifici dell’antica città greca.
 
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Siracusa - Ortigia Taormina – Teatro Greco

Dopo aver sostato per il pranzo ci mettiamo in viaggio fino a giungere a GIARDINI NAXOS nel Parking Lagani” è tutto pieno ma ci consentono di lasciare lì il camper nell’attesa che si liberi un posto. Nel frattempo ne approfittiamo per fare una passeggiata fino al porto e poi lungo il mare, con sosta ad un bar affollatissimo per un aperitivo, Tornati all’area ci sistemiamo per la notte e ceniamo sul camper. Questa AA si trova in zona Recanati, Viale Stracina 20 – tel. 3483730059, dispone, tra le altre cose, di docce calde, servizi igienici anche per disabili (bagno grande con una doccetta ad uso bidet) lavatoi etc.; i titolari sono davvero cordiali, disponibili ed accoglienti.
 
2 gennaio 2010

Non lontano dal Parking c’è una fermata dell’autobus ed arrivati lì constatiamo purtroppo che i mezzi pubblici non sono accessibili a persone su sedia a rotelle. Poco dopo arriva un Taxi-pulmino ed accordatici con l’autista (Franco cell. 3382600870) per il prezzo della corsa (40 euro a/r) ci facciamo portare al centro di TAORMINA. E’ una bella giornata di sole ma da giorni continua a soffiare il vento, ed oggi è particolarmente freddo e fastidioso. La cittadina si sviluppa sulle pendici del Monte Tauro a 200 metri d’altezza, in una posizione panoramica stupenda e, mentre percorriamo la strada in salita, possiamo ammirare il fantastico spettacolo della Baia delle Sirene, l’Isola Bella e il Capo di Sant’Andrea.
Entriamo in città da Porta Messina e la prima sosta la facciamo al Teatro Greco Romano. L’antico edificio, del III e II secolo a.c., è in parte scavato nella roccia e si affaccia su un panorama fantastico che spazia sull’Etna, il Monte Mola e fino alla costa della Calabria. Torniamo in Piazza V. Emanuele II, dove c’è il Palazzo Corvaja, costruzione del ‘400 e la Chiesa di S. Caterina. Percorrendo Corso Umberto I, strada principale della cittadina, dalla quale si diramano infiniti vicoli di antico fascino, arriviamo in Piazza IX Aprile: è la terrazza panoramica di Taormina con una meravigliosa vista. Passando dalla Porta di Mezzo, sovrastata dalla Torre dell’Orologio entriamo nell’antico borgo medievale. In cima ad una lunga scalinata c’è Palazzo Ciampoli e poco oltre il Duomo di San Nicolò, austera costruzione merlata del ‘200, fronteggiato da una bella fontana del ‘600. Arriviamo fino a Porta Catania dove possiamo ammirare il Palazzo dei Duchi di S. Stefano e la ex Chiesa di S. Antonio dove c’è in esposizione un enorme presepe permanente.
 
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Taormina - equipaggio

Tornando indietro nel Corso entriamo al Ristorante “Ciclope” dove mangiamo antipasti e secondi di pesce con patate grigliate e parmigiana di melanzane. Coroniamo l’abbondante pasto con una buonissima cassata siciliana! Tornati a Porta Messina chiamiamo telefonicamente il Taxi-pulmino che arriva in circa 20 minuti e ci riporta al “Parking Lagani”.
 

3 gennaio 2010

Ci svegliamo presto, dopo una nottata tranquilla ed alle 8:00 siamo già in viaggio verso Messina. Quando arriviamo all’imbarco dei traghetti “Caronte” troviamo lunghe file di automezzi in attesa e, verso le 9:40, finalmente ci imbarchiamo per sbarcare, 20 minuti dopo, a Villa S. Giovanni in Calabria.
Abbiamo impiegato quasi 10 ore per percorrere la SA-RC, un incubo di code a causa dei tanti cantieri, che vogliamo dimenticare al più presto.
Arrivati a CASSINO (FR) usciamo dall’autostrada e raggiungiamo il “Parking Europa” dove sostiamo per la notte (Via Agnone, 5 – tel. 3281965168 ; coordinate GPS: N. 4128583 – E. 1350150; N.B. Il gestore consiglia di scegliere sul navigatore GPS il percorso via Superstrada SS630).
 
4 gennaio 2010

Ci rimettiamo presto in viaggio verso casa ed in prossimità di Orvieto un’abbondante nevicata ci dà il “bentornati” accompagnandoci fino a Prato, dove arriviamo verso l’ora di pranzo.
Il nostro viaggio in Sicilia è finito. Questa regione ci ha completamente affascinati con le sue bellezze naturali: il mare incontaminato, le coste pittoresche, le colline ricche di vegetazione, le grandi piantagioni di agrumi, oliveti, vigneti e fichi d’india, i possenti gruppi montuosi, un insieme paesaggistico così bello che ci ha stregato. La sua antica storia, con l’avvicendarsi di diverse civiltà, l’ha resa ricca di magnifiche testimonianze e monumenti. Le sue città barocche, la sua gastronomia e pasticceria ci hanno allietato e meravigliato durante tutto il viaggio. In questi giorni abbiamo amato questa isola splendida che ci ha dato tanto, mostrandoci tutto, anche il suo lato meno bello. Lo diciamo con un po’ di tristezza ma, in alcune zone limitate dell’isola, abbiamo visto discariche a cielo aperto, spazzatura abbandonata lungo le strade statali, tanti cani randagi (abbandonati?) che si aggiravano alla ricerca di cibo ed alcuni di loro morti investiti dalle auto. Per quanto riguarda la segnaletica stradale abbiamo constatato che è molto carente ed in alcuni tratti inesistente. Tutto questo, a volte, ha smorzato inevitabilmente il nostro entusiasmo.
Siamo certi che in futuro la Sicilia raggiungerà l’eccellenza che merita e noi non dimenticheremo mai tutte le splendide emozioni che ci ha regalato.

Nella Photo gallery del nostro sito www.camperdream.it sono visibili tutte le foto del viaggio.