Una similitudine, per definire Assisi, potrebbe essere: una splendida perla bianca nel mare verde dell’Umbria. L’avevamo visitata (più di una volta) tanti anni fa, limitandoci alla zona della Basilica di San Francesco, poiché le numerose pendenze che caratterizzano la cittadina medievale, non consentivano di girarla agevolmente con una sedia a rotelle.
Questa volta, prima di partire, ci siamo documentati in internet ed abbiamo scoperto che Assisi è “accessibile”.
Con il patrocinio del Comune di Assisi è stato attivato un “sito dedicato”, il quale propone cinque itinerari che consentono alle persone su sedia a rotelle di visitare la città partendo dall’alto, percorrendola tutta in discesa e quindi in maniera meno faticosa.
ASSISI si estende a terrazze, a 424 metri s.l.m., sul declivio del monte Subasio, oggi con la cima completamente innevata. Iniziamo il nostro giro da Piazza Matteotti (dove in età medievale si svolgeva il mercato) imboccando Via del Torrione e, passando dall’Arco del Vento, giungiamo alla cattedrale di San Rufino. Duomo della città, eretto nel 1140, ha una facciata che è un vero capolavoro del romanico-umbro, con tre rosoni e sculture simboliche. All’interno, all’inizio della navata destra, c’è il Fonte Battesimale in cui, secondo la tradizione, furono battezzati San Francesco e Santa Chiara.
Percorrendo strette vie, costeggiate da case in pietra bianca e magnifici scorci panoramici, arriviamo in Piazza del Comune. Sulla cinquecentesca “Piazza Grande”, ornata da una fontana con tre leoni, si ergono splendidi edifici. Il tempio di Minerva, costruito all’inizio del I secolo a.C., ha una facciata con sei colonne scanalate con capitelli corinzi. Nel 1539 è stato trasformato in chiesa, con il nome di Santa Maria sopra Minerva.
Accanto, c’è il Palazzo del Capitano del popolo con l’alta Torre (XII secolo) e, di fronte, il Palazzo dei Priori, un lunghissimo edificio realizzato, accorpando più edifici preesistenti, a partire dal 1275. Sotto al complesso c’è la Volta Pinta, un passaggio con volte a botte, adornato da interessanti decorazioni del 1556. Sulla piazza, in un bel palazzetto con su un lato una cappella votiva, c’è l’Ufficio Informazioni.
Percorriamo poi Corso Mazzini, la via più frequentata della città, fino alla Portella di S. Giorgio oltre la quale si apre, innanzi a noi, la vasta e irregolare Piazza Santa Chiara dominata dall’imponente Basilica. La Chiesa, in stile gotico-italiano, costruita nella seconda metà del XII secolo, conserva da allora il corpo di Santa Chiara. La facciata è in calcare rosa e bianco del monte Subasio, dove spicca un elegantissimo rosone . Sul lato sinistro dell’edificio poggiano tre colossali archi, realizzati alla fine del XIV secolo. L’interno è a navata unica con la volta riccamente affrescata. Dal sagrato della chiesa si gode una meravigliosa vista panoramica. Da Porta S. Chiara ha inizio il Borgo Aretino, realizzato nel 1316, al termine del quale si erge la Porta Nuova del XIV secolo.
Basilica di Santa Chiara
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Borgo Aretino
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Tornati in Piazza del Comune ci inoltriamo in Via Portica, dove c’è il Museo Foro Romano e, poco oltre, il Teatro Metastasio, realizzato nel 1836. Proseguendo troviamo l’Arco del Seminario che, in età medievale, era chiamato Portella di Panzo, dove ha inizio Via San Francesco, la medievale “Via Superba”, lungo la quale possiamo vedere la fonte Olivera (1570), l’antico Ospedale Monte Frumentario (XIII secolo), l’Oratorio dei Pellegrini (1157) e la Pinacoteca Vallemani. In fondo alla via, in un ampio spazio, si erge in tutta la sua bellezza la Basilica di San Francesco iscritta, nel 2000, nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. L’intero complesso, in pietra bianca, si staglia luminoso nell’azzurro del cielo ed è composto da due chiese sovrapposte: la superiore, l’inferiore e la cripta.
Basilica di San Francesco
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La costruzione della Basilica Superiore fu iniziata nel 1228, due anni dopo la morte di San Francesco. La facciata gotica è ornata da uno splendido rosone e, sul fianco sinistro, si innalza l’alta mole del campanile quadrangolare in forme romanico-umbre. L’interno, ad una navata, è impreziosita da affreschi di Giotto che illustrano la vita del Santo.
Il terremoto, del 26 settembre 1997, causò il crollo, in due punti, della volta e la conseguente perdita di due affreschi di Cimabue e Giotto. Con un delicato e complesso lavoro di restauro, che si è concluso nel 1999, quasi tutto è stato ricomposto, riportando la Basilica alla sua antica bellezza.
Basilica di San Francesco
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Percorrendo una ripida discesa arriviamo nella Piazza Inferiore, delimitata da un magnifico portico del ‘400. Si entra nella Basilica Inferiore attraverso un bel portale, sormontato da tre rosoni. Le pareti della navata interna sono state decorate dai maggiori pittori del ‘200-‘300, tra i quali Giotto e Cimabue. Da due scalette, a metà della navata, si accede alla Cripta dove in un’urna in pietra, sopra un altare, è conservato il corpo di San Francesco.
In fondo alla piazza superiamo la Portella di S. Francesco e, percorsa Via Frate Elia (al termine della quale c’è Porta S. Francesco sulla destra) e Piaggia S. Pietro, arriviamo all’Abbazia di San Pietro.
Abbazia di San Pietro
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Porta San Pietro
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Questa Chiesa benedettina, costruita agli inizi del ‘200, ha una bellissima facciata rettangolare, con tre portali, ornata da altrettanti rosoni. Nell’affascinante ed austero interno, a tre navate, sono conservati monumenti funebri del XIV secolo ed affreschi del ‘200-‘300. Usciti da Porta S. Pietro pranziamo in un ristorante della Piazza Giovanni Paolo II, al termine del quale, da lì, prendiamo un Bus-navetta che ci riporta in Piazza Matteotti, dove avevamo parcheggiato l’auto.
In pochi minuti arriviamo sotto le mura della Rocca Maggiore e l’impatto visivo è veramente straordinario. La Rocca si erge su un picco che domina la città di Assisi e la valle.
Rocca Maggiore
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Veduta dalla Rocca
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Già esistente nel XII secolo, ha una forma trapezoidale animata da torrioni, dove al centro si erge il mastio. Parte delle mura trecentesche si snodano attraverso la vegetazione del colle fino a giungere alla Rocca Minore. Ci soffermiamo incantati ad ammirare una delle fortezze più interessanti e più belle del medioevo, spaziando sulla cittadina, sulla tranquilla pianura sottostante e sui morbidi declivi del monte Subasio: un angolo magnifico e dolce dell’Umbria.
Il nostro viaggio ad Assisi si conclude con la visita alla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Questa grandiosa Chiesa, costruita tra il 1569 ed il 1579, sovrastata da una statua dorata della Madonna, ha un’alta cupola che emerge dalla pianura circostante, da qualsiasi punto si guardi.
Basilica di Santa Maria degli Angeli
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Cappella della Porziuncola
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All’interno della basilica c’è la Cappella della Porziuncola (X-XI secolo) una minuscola chiesetta che all’epoca era abbandonata ed immersa nelle selve. Nel 1205 S. Francesco la scelse come dimora, restaurandola e fondandovi l’Ordine dei Francescani. E’ una semplice costruzione rettangolare decorata da bellissimi affreschi trecenteschi. Poco distante dalla Porziuncola si apre la Cappella del Transito, l’antica cella dell’infermeria dove il Santo morì nel 1226.
Finalmente, questa volta, siamo riusciti a girare agevolmente per le vie di Assisi e l’esperienza è stata veramente unica e fantastica. Una dolcezza indicibile emana dall’intera città, tra le chiese, le strade, le case, i vicoli e le piazzette, tutte costruite con la pietra bianco-rosa del Monte Subasio. Nell’aria c’è un’atmosfera mistica di memoria di Francesco e Chiara due giovani, figli di facoltose famiglie della città, che rinunciarono alle futilità del mondo, per una ricerca di spiritualità assoluta ed un totale amore per la natura. La filosofia di vita, scelta dai due Santi di Assisi, contrasta inevitabilmente con la sontuosa ricchezza delle Chiese nelle quali riposano.
Ad ASSISI abbiamo usato il parcheggio sotterraneo di Piazza Matteotti, dove ci sono posti auto riservati ai disabili. Tale parcheggio è a pagamento, eccetto per coloro che sono muniti di speciale contrassegno. Per la sosta camper, invece, è possibile consultare l’apposita sezione di questo sito internet. Come accennato in premessa, si consigliano le persone con difficoltà di deambulazione (e non) di visionare il link www.assisiaccessibile.it che suggerisce una visita della cittadina in “discesa” e quindi adatta in particolar modo a chi si trova costretto su sedia a rotelle. Tale sito, che è fonte di tantissime utili notizie, è stato realizzato dal sig. Renzo Pieri, attualmente paraplegico a causa di un incidente stradale, che vive in carrozzina ed abita ad Assisi.