L’Andalusia è la regione più meridionale della Spagna ed è la terra del sole e del flamenco, dei gitani e dei toreri, della paella e della sangria. E’ la patria dei “pueblos blancos”, dei fiori che colorano i cortili, e del profumo di agrumi e di olio. Situata all’estremità della Penisola Iberica, è il ponte tra l’Europa e l’Africa ed anche il punto d’incontro tra l’oceano Atlantico ed il Mediterraneo. Nel corso dei secoli questa terra ha vissuto l’incessante susseguirsi di culture e popoli diversi che hanno lasciato preziose eredità artistiche, monumentali e culturali.
La straordinarietà dell’Andalusia è anche nella differenza dei suoi paesaggi: dalle cime innevate della Sierra Morena al terreno arido e desertico della Meseta, da quello rigoglioso di boschi e parchi naturali della Sierra Nevada, fino alle zone costiere ed agli splendidi litorali della Costa del Sol.
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Agosto 2014 |
Quest’anno, purtroppo, l’estate è stata cancellata da continue perturbazioni più o meno forti e, di conseguenza, abbiamo deciso di ritornare in Spagna per vedere l’affascinante Siviglia (Sevilla in spagnolo) che, in occasione del nostro precedente viaggio in Andalusia, non avevamo visitato.
Il nostro itinerario |
Dopo quattro giorni di viaggio (fatti con calma!) arriviamo a Dos Hermanas, soggiornando al Camping Villsom, situato a sud di Siviglia, il quale dista dal centro della città circa 30-40 minuti in autobus.
Primo giorno
SIVIGLIA, capitale dell’Andalusia, si estende sulle rive del fiume Guadalquivir, come un’elegante reginetta del sud, immersa in un’aria dorata che si sprigiona dalle case, dai palazzi, dalle decorazioni barocche che abbelliscono le chiese, nei riflessi del biondo fiume, il tutto pennellato dal sole andaluso. Il suo grande fascino è una miriade di gioielli architettonici che fondono magicamente insieme l’arte cristiana e araba.
La città è iscritta, da parte dell’UNESCO, nella lista del Patrimonio dell’Umanità grazie ai suoi celebri monumenti: i Reales Alcazáres, la Cattedrale e l’Archivio delle Indie.
Siviglia - Reales Alcazáres |
La visita ai vari saloni è come entrare in una magica favola, ricca di colorati azulejos, decorazioni di gesso e spettacolari soffitti a cassettoni. Numerosi sono i patii con vasche d’acqua, spettacolari e bellissimi. Al piano superiore ci sono gli appartamenti reali e, in alcuni saloni, è esposta una collezione di arazzi fiamminghi. Dietro il palazzo si apre un vasto triangolo di giardini recintati, con un delizioso alternarsi di terrazze, stagni, fontane, monumenti e magnifiche piante.
Siviglia – la Cattedrale |
Siviglia – la Giralda | Siviglia - Casa Lonja |
Di fronte all’Alcazár, su un piedistallo si eleva il maestoso edificio Casa Lonja (XVI Sec.) che ospita l’ARCHIVIO GENERAL DE LAS INDIAS, nel quale è raccolta l’immensa documentazione relativa ai possedimenti spagnoli nel Nuovo Mondo. Questa importante biblioteca ha 8 chilometri di scaffali che contengono più di 43.000 registri ed 80 milioni di documenti originali (tra i quali il diario di Cristoforo Colombo) che sono consultati da studenti di tutto il mondo.
Entriamo poi nel “Horno San Buenaventura” (avenida de la Costitución, 16) dove gustiamo deliziose “Tapas” di carne, di pesce e tortillas di patates innaffiate da ottima cerveza.
Secondo giorno
Il BARRIO DE SANTA CRUZ si raggiunge percorrendo un lungo viale che, da un lato costeggia le mura dei giardini del Real Alcazár e dall’altro, i giardini di Murillo, un’antica area di orti del Palazzo reale che, nel 1911, fu donata alla città. Nel Giardino si erge il monumento a Cristoforo Colombo, formato da due colonne con l’immagine della caravella Santa Maria e, sulla cima, la figura di un leone.
Siviglia – Barrio de Santa Cruz |
Nei pressi del quartiere c’è Santa María la Blanca, un’antica Sinagoga, divenuta chiesa nel XIV secolo, che possiede un interno spettacolare in cui gli splendidi stucchi barocchi rivestono completamente le volte, sorrette da colonne di marmo rosso.
Siviglia - Casa de Pilatos |
Il patio ha un doppio ordine di arcate, una fontana rinascimentale, 24 busti di imperatori e, nei quattro angoli, tre statue romane (Minerva, Cerere e una musa danzante) e una statua greca (V secolo a.C.) di Atena.
Siviglia - Casa de Pilatos | Siviglia - piatto andaluso |
Tornati nel Barrio de Santa Cruz ci sediamo ad uno dei tanti ristorantini per gustare un bel piatto di sarde alla griglia.
Terzo giorno
Il PASEO DE CRISTÓBAL COLÓN è la zona fluviale del centro storico di Siviglia, l’area denominata “l’Arenal”, situata sulle sponde del Guadalquivir, tra la Torre del Oro ed il Puente de Triana, dove c’era l’antico porto: un distretto con depositi di munizioni, di cantieri navali ed il Quartier Generale dell’Artiglieria. Oggi è uno dei quartieri più belli e vivaci della città.
Siviglia - Torre del Oro | Siviglia - Hospital de la Caridad |
Il Teatro della Maestranza è la sede dell’orchestra sinfonica di Siviglia con una capienza di 1800 spettatori.
L’Hospital de la Caridad è un capolavoro del barocco del XVII secolo, voluto da Miguel de Mañara, che sembra abbia ispirato il personaggio di “Don Giovanni”. L’edificio si sviluppa intorno a due patii contigui con fontane, in marmo italiano, con gruppi scultorei che rappresentano la Misericordia e la Carità. Nella chiesa, con la facciata rivestita di quadri di ceramica dipinta, si possono ammirare magnifiche tele di Murillo e De Valdés Leal.
Siviglia - Arena de la Real Maestranza |
Dalla Plaza de Toros prendiamo un taxi, che ci conduce nel quartiere “LA MACARENA” lasciandoci alla Puerta de La Macarena accanto alla quale è visibile l’unico tratto di mura, di epoca romana, rimasto in piedi. La Basilica, in stile neobarocco, fu costruita nel 1949 per accogliere la statua seicentesca della Virgen de la Speranza Macarena. L’immagine è posta sopra l’altare maggiore, tra cascate di oro e d’argento, e viene portata in processione, ogni anno, durante le festività della “Semana Santa”.
Siviglia - Puente de Isabell II | Siviglia - Plaza de Altozano (Triana) |
Quarto giorno
PLAZA DE ESPAÑA è un complesso architettonico che lascia sorpreso e affascinato il visitatore che vi accede per la prima volta: una grandiosa luminosità avvolge l’insieme e rende nitidi persino i dettagli più piccoli.
Siviglia - Plaza de España |
Il PARQUE DE MARÍA LUISA è il più elegante dei parchi della città ed uno dei luoghi preferiti dagli abitanti di Siviglia. Questo parco, che faceva parte dei giardini del Palazzo di San Telmo fu regalato alla città, nel 1893, dalla principessa Maria Luisa, duchessa di Mont-Pensier.
Siviglia – Parque de María Luisa |
Siviglia – Plaza de America |
Usciti dalla fresca atmosfera del parco, ci immergiamo nuovamente nell’aria luminosa di Plaza de España, lasciandoci stringere in un caldo abbraccio di saluto per il nostro ultimo giorno a Siviglia. Questa meravigliosa città ci ha sedotto profondamente, conquistandoci con la sua cultura, la sua arte, i suoi monumenti, la sua gente, la sua gastronomia, il suo cielo azzurro ed ha impregnato i nostri cuori di una tenera nostalgia che, siamo certi, non ci abbandonerà mai.
Lasciamo il Camping Villsom di Dos Hermanas e ci dirigiamo verso GIBILTERRA, un insediamento britannico in terra spagnola, situato sull’estremo più meridionale della Penisola Iberica. E’ in posizione strategica tra il Mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico. La sua Rocca è un imponente promontorio calcareo che raggiunge i 426 metri d’altezza, con pareti impervie e scoscese. Anticamente era un’isola che, nei secoli, si unì alla terraferma mediante un istmo sabbioso. Per gli antichi romani e per i greci esso indicava una delle mitiche Colonne d’Ercole, poste agli estremi del mondo allora conosciuto.
Gibilterra |
Per raggiungere Gibilterra via terra, si attraversa la frontiera spagnola, nella cittadina LA LINEA DE LA CONCEPTION, oltre la quale autobus conducono alle Porte delle Casematte. Da lì si diparte Main Street (calle Real) l’arteria principale, affollata e piena di negozi, nei quali si può comprare di tutto. Sulla via e nelle stradine laterali si possono ammirare case con facciate in stile coloniale, alcune delle quali con bellissimi balconi di ferro battuto.
Gibilterra |
Piacevole passeggiata a Marina Bay, nell’Ocean Village, dove bar e ristoranti si protendono nell’acqua tra le barche ancorate.
Una teleferica consente di raggiungere la cima della Rocca, dalla quale si può godere di grandi viste panoramiche di Gibilterra, del Mediterraneo, dello stretto ed anche dell’Africa se la giornata è particolarmente serena. La stazione intermedia è molto vicina al rifugio delle scimmie (Apes Den) dove si possono vedere i famosi Macachi privi di coda, unici primati che vivono allo stato brado in tutta Europa. Una leggenda narra che il giorno in cui le scimmie spariranno, Gibilterra non sarà più inglese.
Ci mettiamo in viaggio verso Nord, prendendo la A405, per percorrere parte dell’itinerario della Ruta de los pueblos blancos, da Castellar de la Frontera fino a Ronda. Le caratteristiche peculiari dei pueblos sono: villaggi di case bianche inerpicati sulle pendici delle colline, isolati ed immersi in una natura rigogliosa e selvaggia, difficile da coltivare ma non meno bella ed affascinante.
Castellar de la Frontera | Jimena de la Frontera |
RONDA ha fama di essere la terza località d’arte più visitata dell’Andalusia, dopo Granada e Siviglia. E’ una delle più antiche e belle cittadine andaluse che, in parte, conserva la sua originaria struttura araba. L’abitato è situato su una rupe, a strapiombo su una profonda e impressionante spaccatura (Tajo) di 160 metri, sul torrente Guadalevín, la quale separa la parte vecchia della città da quella nuova. Il Puente Nuevo, costruito sulla gola, è una magnifica opera di ingegneria eretto nella seconda metà del settecento.
Ronda - Puente Nuevo | Ronda - Arena |
Attraverso il Puente Nuevo si entra nella Ciudad, l’antico borgo, il quale conserva l’impianto medievale, con strade strette e tortuose su cui si affacciano antichi edifici. E’ il tipico pueblo blanco moresco, con vicoli in acciottolato, inferriate alle finestre, abbaglianti case bianche ed edifici storici.
Ronda - Puerta de Almocábar | Ronda - Camping “El Sur” |
La Calle Armiñán attraversa in lunghezza la città antica a sinistra della quale c’è la casa del re Moro del ‘700, poco più avanti il palazzo de Los Marqueses de Salvatierra una costruzione barocca del XVII secolo ed oltre i Baños Árabes, terme arabe che risalgono al 1200. Altri edifici interessanti sono il palazzo di Mondragón risalente all’epoca araba, la casa del Gigante ed il palazzo dell’Ayuntamiento. Uscendo dalla parte opposta del Puente Nuevo si può ammirare la Puerta de Almocábar, del XII secolo, posta fra due torrioni semicircolari in pietra e con tre archi consecutivi.
Dopo una piacevole passeggiata nella Carrera Espinel, una bella strada pedonale, torniamo in Plaza del Socorro alla ricerca di un buon ristorantino. Una gentile signora ci consiglia il ristorante Hermanos Macias, situato in una stradina ombrosa (Calle Pedro Romero, 3), al riparo dal sole caliente, dove ci servono un variegato e gustoso menù di tapas. Tornati al camping, dopo aver fatto la consueta “siesta”, decidiamo di concludere la serata nello stesso ristorante della sera precedente, per assaporare altri squisiti piatti della cucina andalusa: gazpacho, peperoni dolci rossi con cipolla e tonno, e naturalmente altra sangria.
Da qui ha inizio il nostro viaggio di rientro, che continuerà a sorprenderci con meravigliosi paesaggi fino al termine. Dopo pochi chilometri ecco OLVERA: una collina ricoperta da una calotta di bianche abitazioni, sulle quali dominano la chiesa neoclassica di Nuestra Señora de la Encarnation del 1503 ed il Castillo Moresco del XII secolo. E’ una tipica cittadina medievale difensiva, circondata da vaste piantagioni di ulivi che l’hanno resa famosa per la produzione del suo ottimo olio d’oliva.
Olvera | Crevillente - Camping Las Palmeras |
La nostra prima tappa è a CREVILLENTE, nel Camping Las Palmeras, una cittadina nei pressi di Elche ed a pochi chilometri da Alicante. Per la prima volta, in questo viaggio, ci troviamo immersi in un caldo umido che toglie il respiro; fortunatamente c’è fresco nel ristorante del camping, dove gustiamo un’ottima cena a base di gazpacho, maiale con pinoli e patate, sangria e gelato.
Ventimiglia – Camping Roma |
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INFORMAZIONI UTILI |
NOTE: per giungere in Andalusia abbiamo preferito fare quattro tappe, per le nostre particolari esigenze, mentre per il ritorno cinque, come sopra specificato. Riteniamo di sottolineare che il nostro Stefano ama le partenze ed odia i rientri, per cui siamo felici quando è possibile “dilatare” i tempi del rientro a casa, facendogli durare più a lungo la vacanza. In questo caso si è inoltre unito l’utile al dilettevole visitando pure la cittadina di Nîmes che si trova peraltro lungo il percorso francese (consulta diario a parte). Abbiamo sempre preferito metterci in viaggio la mattina presto (anche per le visite delle località descritte) e soggiornare nei campeggi. I chilometri percorsi complessivamente, da Prato e ritorno, sono stati circa 5.150 e non abbiamo registrato grossi problemi, per nostra fortuna.
VENTIMIGLIA (Imperia):
prima tappa con sosta per la notte nell’ormai collaudato Camping Roma - di Lorenzi Giancarlo, Via Freccero, 9 tel. 0184.239007. Tale campeggio dispone di un comodissimo bagno per disabili con doccia ed offre un ottimo servizio di bar, ristorante e pizzeria, come da noi ampiamente verificato più volte nel corso di alcuni nostri viaggi (abbiamo sostato qui anche al ritorno). Coordinate GPS: N43.79373°, E007.60201°.
MATARÓ (Barcellona):
seconda tappa con sosta per la notte anche qui nello sperimentato Camping Barcelona in Carrettera N-II, alle coordinate GPS: N41.55093°,E002.48200°. La struttura dispone di due bagni per disabili con docce ed offre tutti i giorni, in alta stagione, un servizio esclusivo di pullman da e per il centro di Barcellona; inoltre un nuovissimo bus del campeggio, adatto anche ai disabili su sedia a rotelle, funge da navetta da e per la stazione ferroviaria di Matarò, da dove si può raggiungere in treno Barcellona. Dispone, tra le altre cose, di piscina, bar, ristorante (buono il rapporto qualità/prezzo) e mini market. Ci siamo fermati qui anche al ritorno.
MINGLANILLA (Cuenca):
terza tappa con sosta per la notte presso il Camping Venta de Contreras in Cta. Hoces del Cabriel (Puerto Contreras) km. 2,8 alle coordinate GPS: N39.54021°,W001.50809°. La struttura non disponedi servizi per persone disabili su sedia a rotelle.
DOS HERMANAS (Siviglia):
quarta tappa arrivo in Andalusia e soggiorno presso il Camping Villsom in Ctra. Sevilla-Càdiz, alle coordinate GPS: N37.27750°, W005.93666°. La struttura dispone di due camper service, di un bagno per disabili con doccia, di piscina, bar e mini market. Alla reception forniscono tutte le notizie necessarie per raggiungere il centro di Siviglia con il bus M-132; questo mezzo è provvisto di pedana per facilitare la salita e la discesa dei disabili su sedia a rotelle, come il nostro Stefano. Siamo sempre scesi al capolinea di Av. de Portugal (vicino a Piazza di Spagna) e da qui siamo rientrati ogniqualvolta al camping.
LA LINEA DE LA CONCEPTION (Cadiz):
per visitare Gibilterra abbiamo sostato in un parcheggio riservato ai disabili in Av. Principe de Asturias della cittadina spagnola alle coordinate GPS: N36.15525°, W005.34083°. Da qui, a piedi, abbiamo raggiunto la frontiera e subito dopo abbiamo preso, sia per l’andata sia per il ritorno, il bus n. 5 (rosso) adatto anche ai disabili su sedia a rotelle. Per la notte ci siamo spostati nel vicino Camping Sureuropa in Traversia Sobrevela 1, alle coordinate GPS: N36.19166°, W005.33472°. La struttura dispone di bagno per disabili con doccia; è sprovvista di camper service, ma è presente il WC chimico, ovvero qualcosa di simile!
RONDA (Malaga):
soggiorno presso il Camping El Sur in Carretera Ronda-Algeciras alle coordinate GPS: N36.72083°, W005.17222°. Il campeggio dispone di bagno per disabili con doccia, di piscina, bar, ristorante (ottimo il rapporto qualità/prezzo) e mini market. Per raggiungere il centro di Ronda (Plaza de Toros) dal campeggio e ritorno abbiamo preso il Taxi al costo di € 10,50 per ogni singola corsa.
CREVILLENTE (Alicante):
sosta per la notte presso il Camping Las Palmeras – AP7 uscita 370 – N-340 Alicante/Murcia, alle coordinate GPS: N38.24056°, W000°81195°. La struttura dispone di bagno per disabili con doccia, di piscina, bar, ristorante (buono il rapporto qualità/prezzo) ed altro ancora.
NÎMES (Francia):
sosta per la notte presso il Camping Domaine de la Bastide in Route de Générac alle coordinate GPS: N43.78826°, E004.35173°. I servizi igienici per disabili sono presenti (WC separato dalla doccia!), ma a nostro giudizio un po’ troppo spartani! All’interno della struttura bar - ristorante ed il rapporto qualità/prezzo ci è apparso buono.
SUPPORTI DI VIAGGIO:
come di consueto si è fatta la prima fermata presso i singoli Uffici del Turismo delle località visitate, dove abbiamo reperito il necessario materiale turistico – informativo. Con noi la Carta stradale e turistica Europa del Touring Club Italiano; la Carta stradale Francia Michelin; la Carta stradale e turistica Spagna/Portogallo del TCI; la Guida Internazionale dei Campeggi ACSI; la Guida ai campeggi e villaggi turistici d’Europa dell’Euro Camping; la Guida Aree di sosta Camper Europa 2013; la Guida del TCI Spagna del Sud; la Guida Mondadori della Spagna; il Meglio dell’Andalusia edito da Michelin ed il nostro navigatore Garmin. Inoltre, prima di partire, abbiamo scaricato da www.camperlife.it i resoconti di viaggio sull’Andalusia e consultato internet circa il turismo andaluso.
SUGGERIMENTO
Si può programmare un ampliamento del percorso sopra descritto includendo le splendide città di Cordoba e Granada, che noi abbiamo visitato nel corso di un precedente viaggio.